Ode a GialloZafferano
Io, da buon figlio unico, single che vive da solo, non sono mai stato un asso in cucina. Però da un po’ di tempo a questa parte (Masterchef Italia? Qualcuno ha detto Masterchef Italia? ehehe) sto provando a cucinare un po’ di più. La mia specialità ormai sono i risotti, di cui ormai sono alla fase tre.
Nella prima si segue precisamente e in modo maniacale la ricetta. Quando si inizia ad avere un po’ di sicurezza si passa alla fase due, in cui si cercano delle variazioni sul tema sganciandosi dalle istruzioni base. La fase tre è quando ci si sente talmente sicuri da poter far assaggiare a qualcun altro. Nelle coppie/famiglie la fase tre coincide con la uno e la due, per un single e un difficile ultimo step.
Disquisizioni di metodo a parte, devo qui fare il mio personalissimo plauso al sito GialloZafferano, ormai un successo andato oltre la rete, visto che è approdato agli spot e ai libri.
Quello che mi piace particolarmente è che non ci sono solo ricette originali e varie ma, per i neofiti come me, anche quelle base. Per esempio oggi mi era venuto uno flash: visto che la mia frittata è praticamente identica alle mie uova sbattute, volevo farmi un ripassino. Credevo di trovare chissà quali ricette, da cui estrapolare il metodo base e invece…zak! Frittata classica. Voto 8: fondamentale.
Pubblicato il 16 febbraio 2012, in Giorno Marmotta con tag giallozafferano. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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