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La canzone che doveva vincere l’oscar

Ok, tutti a tifare la Pausini. Va bene. Però per me la canzone che doveva vincere era Husavik dal film (Netflix… e già qui si capisce perchè non l’hanno fatto vincere… concedetemi questa deriva mini complottista) Eurovision Song Contest.

Vi lascio prima il video della performance della notte degli oscar (dal porto di Husavik) e poi quella dal film.

Paradossi matematici

In questo periodo, in radio, gira uno spot su una serie di pubblicazioni dedicate ai più grandi paradossi della matematica. Io ho studiato economia, ho a che fare coi numeri, mi illudo di saper anche usare discretamente la logica. Però evidentemente non è così.

Ascoltando lo spot mi è quindi venuta in mente questa scena, tratta dal (bellissimo) film 21 (da non confondere con 21 grammi):

Da una facile ricerca su Google si trova QUESTA SPIEGAZIONE, di quello che è chiamato Il paradosso di Monty Hall.

Bhè… non è che sia ancora convintissimo!

Aquile Randagie

Ieri, su impulso di Mrs Puck, siamo andati a vedere Aquile Randagie. Si tratta del racconto della storia vera di un gruppo scout che resistette, in clandestinità, al divieto di associativismo, che non fosse di regime, da parte del Duce. Il regista, presente in sala, ha spiegato che oltre a una storia vera, è anche una metafora sempre valida, su certi valori. Il film è oggettivamente ben fatto, compatibilmente coi mezzi limitati, anche per gechi, come me, conosce solo in parte il movimento scout. Io l’ho guardato più con gli occhi di un cattolico. Gli amici scout forse mi contesteranno l’affermazione, ma io ho visto i protagonisti più come cattolici che come scout. In quest’ottica sono sempre più convinto che anche i nostri tempi devono richiamare all’azione, in difesa di valori che sono prima umani che cattolici.

La battuta che mi è rimasta impressa del film: non serve essere fascisti per amare la propria patria.

Una domenica musicale

Una volta postavo molto più brani sul mio blog. La giornata di ieri mi dà l’occasione per riprendere questa buona abitudine, perché è stata una giornata cadenzata dalla musica. Appena svegli, chiacchierando di colori con Mrs Puck, mi è tornata alla mente QUESTA CANZONE. Ne è seguito poi uno zapping forsennato su YouTube. La musica è proseguita in auto ed anche in TV dove, in una serie (davvero carina Girlboss, una via di mezzo tra New Girl e La stronza dell’appartamento 23) hanno passato la canzone del video che vi pubblico qui sotto. Fù resa famosa fa un film a metà tra la commedia sentimentale e i film di ambientazione college/high school. Insomma, un mio classico di qualche anno fa.

Eddie “The Eagle” Edwards

In un periodo in cui guardo pochissimi film su sky (ormai sono quasi totalmente devoto alle serie) mi sono imbattuto in un biopic su un personaggio che non conoscevo: Eddie “The Eagle” Edwards.  Per me la cosa più pittoresca delle olimpiadi di Calgary 1988 era stata la squadra di bob giamaicana (anche questa arrivata sul grande schermo con Cool Runnings), invece c’è questa interessante storia di questo sportivo che voleva assolutamente partecipare almeno una volta alle olimpiadi. Una storia di perseveranza davvero bella. Ve lo consiglio. Intanto vi giro anche un video del vero Eddie “the Eagle”.

Ps da notare il ruolo di coprotagonista per Hugh Jackman, capace come pochi altri di infilarsi in film di dubbia qualità (per quanto io apprezzi i film sportivi e leggeri come questo)

Sorgente: Eddie Edwards (sciatore) – Wikipedia

Film con un tremendo HYPE

Ci sono film che creano grandi aspettative e grandi attese. Da settimana ne ho uno che attendo con estrema impazienza e che sarà nelle sale (svizzere…) nel mese di dicembre:

FRONTALIERS DISASTER

Visto che:
1) sono un grande fan della serie
2) sono veramente in trepidante attesa del film
3) sto squallidamente lavorando lungo per elemosinare un invito per l’anteprima
non potevo non parlarvene.

Visto che le riprese non sono ancora iniziate, non c’è un trailer. Hanno però rilasciato un teaser. Come definirlo? FURTISIM!!!!

Se non sapete chi siano i Frontaliers e non ne avete mai vista una puntata: vergogna. Non ho altro da aggiungere.

Milano Rovente

L’altra sera, scanalando, mi sono imbattuto in “Milano Rovente”. Un fantastico esempio del filone exploitation italiano. Stupendo. Recitazione assurda, attori doppiati, trama (rigorosamente malavitosa) impalpabile. Poi non poteva mancare il re del product placement di quegli anni: il punt e mes! Attori che senza motivo hanno la bottiglia sul comodino e lo bevono ad ogni ora ed in ogni situazione. Geni.

Cinema vs Videogiochi: per una manciata di dollari

 Una volta i videogiochi erano una cosa da ragazzini. Una volta, c’erano i videogiochi tratti dai film (erano chiamati i tie-in) che sfruttavano queste licenze per vendere di più. Poi le cose sono un po’ cambiate. I videogames sono cresciuti di spessore, di qualità e anche di costi di produzione. Infatti oggi il rapporto si è invertito e ci sono case di produzione che acquistano le licenze per portare titoli videoludici sul grande schermo. Anche i costi di produzione sono cresciuti e i cosiddetti titoli tripla A possono costare come un blockbuster hollywoodiano. Ma i ricavi? Prendiamo una notizia di oggi. The Division, gioco che sta spopolando di recente, a una settimana dal lancio ha incassato 330 milioni di dollari. Prendiamo allora la classifica del boxoffice di questa settimana e scopriamo che Deadpool dal suo lancio ha incassato negli Usa dal suo lancio 328 milioni di dollari. Ovvio, ci sono poi gli incassi nel resto del mondo ma c’è anche un arco temporale ben superiore a quello di The Division.

Sorgente: Tom Clancy’s The Division – The Division sbanca: 330 milioni nella prima settimana – Gamesurf.it