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Correva l’anno 2007

Correva l’anno 2007. Anzi, era l’estate del 2007. Con il mio omonimo rhodese, facevano un giro dell’Islanda molto più avventuroso di quello che non siano oggi i tuor di quel paese. In un piccolo Bnb in cui pernottavamo, trovammo a sorpresa anche un pc, dove potei aggiornare il mio blog. Segue raro reperto fotografico.

Miracoli del SEO

Distraiamoci un po’ dal coronavirus, per parlare di qualcosa frivolo e leggero (e alquanto inconsistente): i dati di accesso del mio blog!

A parte i miei soliti venticinque lettori (cit? devo dire cit o ci arrivate? io ci arrivavo ma avrei sbagliato il numero), c’è una piccolo esercito di lettori che arriva sul mio blog (alla spicciolata, pochi al giorno) tutti per lo stesso post, scritto nel lontano 2011. Precisamente è questo: Sottocosto Vs Sottoprezzo.

Il motivo è semplice: per gli imprescrutabili, almeno per me, algoritmi di google, sono finito in alto nei risultati di ricerche tipo “sottocosto sottoprezzo” o altre composizioni simili.

Ogni giorno, qualcuno arriva sulle mie pagine cercando proprio quello. Chissà se poi è rimasto anche a leggere altro.

Qualcuno di voi mi ha scoperto così?

Pulire la soffitta del blog

Riprendendo in mano il blog, con l’intento di ricominciare a scrivere stabilmente, la prima cosa che ho fatto è stata quella di vedere i pezzi che avevo nelle bozze e se c’era qualcosa di salvabile.

Sessantesette bozze. Sessante sette. Ok, le ho buttate quasi tutte. Molte erano legate all’attualità del momento e quindi ormai obsolete.

Andando indietro ho trovato bozze che stavano lì dal 2014. Visto quello che mi è successo in questi anni, praticamente un’era geologica fa.

Pulire pulire, facciamo entrare aria fresca.

Il primo post dell’anno

Oggi è il 28 gennaio e pubblico il primo post dell’anno sul mio blog. Una volta pubblicavo due o tre post al giorno, quasi tutti i giorni.

Cosa  è cambiato? Mah. Potrei dare la colpa alle API di facebook che rendono più difficile la condivisione automatica dei post. Potrei trovare tante motivazioni, non ultima quella che pubblico molte cose a sfondo politico e sociale direttamente su facebook.

La verità è che ho meno voglia di scrivere.

Però vorrei darmi una bella sferzata e riprendere. Nel frattempo io e Mrs Puck siamo andati in Islanda e avrei tante cose da dirivi. Spero di trovare il tempo e la voglia di farlo.

Prometto d’impegnarmi.

Anche per colpa di Facebook

Il mio blog è in crisi. Lo è da tempo e il motivo principale è che non ho più il tempo per scrivere due o tre cavolate ogni giorno.

Però è in crisi, dal primo agosto, anche per colpa di Facebook.

Prima avevo un’applicazione che automaticamente pubblicava sulla mia bacheca Facebook ogni post. Da lì arrivavano la maggior parte delle visualizzazioni. Ora il social network ha cambiato la sua policy (e le sue API), impedendo questo automatismo. Durante tutto il viaggio di nozze non me ne sono accorto, con il risultato che le foto messe su Instagram venivano rilanciate (per le foto non è cambiato nulla), mentre i post no.

Tutto resta invariato per le pagine Facebook. Quindi d’ora in poi non mi resta che consigliarvi di seguire la mia pagina. Per il resto dovrò fare di ogni post la pubblicazione manuale.

Che sbatti…

Partiamo subito con un bel video de Il Milanese Imbruttito sugli sbatti, poi parliamo.

 

Qualcuno di voi si sarà accorto della mia assenza dal blog. Altri meno. Bhè sì, sono stato assente per grossi sbattimenti di lavoro. Il tutto in un periodo già concitato (matrimonio? qualcuno ha parlato di matrimonio?). Fatto sta che poi esce questo video e mi pare proprio ad hoc. Soprattutto la parte del chiringuito … che per quanto non sia un amante del mare, è sempre un bel modo di dire.

Spero di poter tornare a scrivere con più assiduità.

Devo rassegnarmi agli #hashtag nei titoli?

Altro che tag negli attributi del post. Oggi ho fatto un post con un hashtag nel titolo. Il risultato è un’impennata delle visite da twitter (dove, comunque, i miei post sono sempre condivisi). Devo quindi rassegnarmi, per avere visibilità, alla stortura dell’hashtag?

Potrebbe essere un gabello al quale potrei anche decidere di soggiacere.

Haters vs Algoritmo

L’altra settimana è successa una cosa stranissima. Come molti di voi sapranno, condivido automaticamente i post del blog sulla mia bacheca personale di Facebook e sulla pagina del medesimo social network dedicata al blog. Nell’arco di un’ora, i solerti dipendenti di Zuckemberg hanno rimosso due miei post, considerandoli spam, e inviandomi la relativa segnalazione. Non credo, vista la fuffa che gira sulle bacheche, che sia stato un automatismo generato da qualche algoritmo. Più probabile che la cosa sia avvenuta dopo la segnalazione da parte di qualcuno. Ho un haters??? Possibile… che figata!