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Una canzone per il venerdì, dai profondi anni 80.

Cerchiamo di finire la settimana lavorativa con un po’ di energia.

Coccola vs Coccolo

Oggi la mia squadra del cuore ha tesserato tale Coccolo. A me, che sono vecchio, la prima cosa che è venuta in mente è questo spot anni 80… giusto perchè dice “coccola al cacao” ma io ricordavo dicesse “coccolo”.

Moda, Anni 80 e… film porno

Spesso sulle nostre bacheche di Facebook vediamo apparire le peggiori cavolate. Facendo una certa selezione degli amici, si riescono ad evitare fake news, “buongiornissimo” e altre cose del genere. Però, diciamolo, il livello non è quasi mai eccelso. Poi arriva una mattina e ti trovi il link ad una chicca del genere:

LA MODA ALLUCINANTE DEI FILM PORNO ANNI 80

Salvini come Big Jim

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Nella puntuale strategia mediatica di Salvini che, piaccia o no, funziona, c’è un aspetto che trovo esilarante: ma un guardaroba suo a casa non ce l’ha?

Una volta i politici ostentavano una camaleontica capacità di adattarsi alle situazioni e a gli interlocutori che si trovavano d’innanzi. Era però una cosa che si limitava all’atteggiamento e alle affermazioni di rito. Salvini ha portato il gioco a un livello superiore: l’abbigliamento. Un po’ come il Big Jim degli anni 70 e 80, ora abbiamo un Salvini per ogni occasione. Ha iniziato con le forze dell’ordine (Salvini Carabiniere, Salvini Poliziotto… per ovvi motivi non mi risulta una Salvini Finanziere…) per poi passare a cose più ardite. L’ultima è il Salvini Sardo.

Per la gioia dell’elettorato. A quanto pare.

Non chiedetemi perchè

Non chiedetemi perchè ma sono due giorni che ho in mente questo spot degli anni 80…

Chris Rea, Josephine e io

Non ho mai retto Chris Rea. Oddio, lui non mi ha fatto niente di male. Diciamo che non ho mai sopportato la sua musica, nonostante riconosca che non è certo l’ultimo arrivato. Quando passa per radio, mi provoca un mix di malessere e malinconia. Insomma, mi inquieta. Purtroppo l’altro giorno ho sentito un  suo brano e ora non riesco a togliermi di testa Josephine, una delle sue canzoni più famose.

Tecnologie anni 80 che ritornano di moda

 

L’altro giorno leggevo un articolo sul sito corriere.it e sono stato incuriosito da una pubblicità. Una di quelle mezze subdole, che appaiono a margine dei siti d’informazione e che, a volte, si rischia di confondere con articoli della medesima fonte. Invece no, sono pubblicità e per giunta spesso abbastanza agghiacciante, come quella che mi ha incuriosito.

Ma facciamo un passo indietro, agli anni 80. Nelle riviste nazionalpopolari, in quarta di copertina o sperse fra gli articoli, c’erano annunci anche abbastanza singolari. Uno che resistette per molti anni, riguardava un aggeggio, una sorta di stereo, con una cuffia da indossare di notte, che consentiva di imparare le lingue dormendo.

Ecco… oggi questa roba torna alla ribalta con pubblicità tipo quella che vedete in foto. Il lancio sul sito del Corriere era anche meglio, con uno che dormiva con questa fascia in fronte, con uno scatolotto applicato davanti. Non oso pensare quanto tentino di spillare…

Il lato brutto degli anni 80 (musicali)

Da qualche giorno, per radio, sentivo una canzone brutta. Ma veramente brutta. Certo, gusti personali. Però a me proprio non piace. Sonorità totalmente anni 80, ma non quelli belli, quelli veramente trash italiani dei tempi dei cloni di Mixage. L’ho shazamata (ok, dopo vado a fustigarmi per aver usato questo termine) è sono saltati fuori tali Takagi e Ketra. Ignoro totalmente chi siano. Non li cerco su google per paura di scoprire che sono youtuber. Fatto sta che, imho, chi ama gli anni 80 non puo’ che disprezzare questa canzone.