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Oggi (e non solo) mi sento molto olimpico

Se devo pensare ad una delle esperienze (facete) più emozionanti della mia vita, aver avuto la possibilità di assistere alle olimpiadi di Londra 2012 è sicuramente in una posizione molto alta. Il clima delle gare, gli spalti, il pubblico di ogni paese, tutta la città che respirava l’evento, sono emozioni che mi porterò sempre dentro.

Purtroppo quasi esclusivamente nel cuore perchè (dolore atroce) buona parte delle foto che scattai, sono andate perse.

Comunque a ogni olimpiade estiva, l’emozione è sempre tanta. Un giorno mi piacerebbe tornarci. Magari non sarà Parigi 2024, però mi piace pensarci che potrò riprovare quelle sensazioni.

CLICCANDO QUI trovate i post che scrissi durante quella stupenda settimana.

Le olimpiadi invisibili

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Le Olimpiadi Invernali 2018 non hanno avuto, nei mesi scorsi, un grande appeal. Farle in Corea del Sud, non ha aiutato sia per questioni di fuso orario, sia per la situazione politica internazionale. I diritti televisivi hanno quindi avuto una strada alquanto strana. In pratica, a livello meramente televisivo, in Italia è quasi impossibile vedere le gare in diretta. Meglio con lo streaming online, dove Eurosport (di sicuro ma a pagamento) e RaiSport (un po’ da capire, ma pare di sì) coprono l’evento. Per fortuna che, per l’Olimpia Milano, avevo già fatto l’abbonamento ad Eurosport Player (scontatissimo)

Eddie “The Eagle” Edwards

In un periodo in cui guardo pochissimi film su sky (ormai sono quasi totalmente devoto alle serie) mi sono imbattuto in un biopic su un personaggio che non conoscevo: Eddie “The Eagle” Edwards.  Per me la cosa più pittoresca delle olimpiadi di Calgary 1988 era stata la squadra di bob giamaicana (anche questa arrivata sul grande schermo con Cool Runnings), invece c’è questa interessante storia di questo sportivo che voleva assolutamente partecipare almeno una volta alle olimpiadi. Una storia di perseveranza davvero bella. Ve lo consiglio. Intanto vi giro anche un video del vero Eddie “the Eagle”.

Ps da notare il ruolo di coprotagonista per Hugh Jackman, capace come pochi altri di infilarsi in film di dubbia qualità (per quanto io apprezzi i film sportivi e leggeri come questo)

Sorgente: Eddie Edwards (sciatore) – Wikipedia

No ragazzi, non ci sto.

Sarà un grande atleta. Sarà uno dei più titolati nella storia olimpica. Però far portare il tricolore a uno che non ha mai fatto mistero di non sentirsi particolarmente italiano non mi può andar bene. Non è questione di razzismo ma di coerenza. Meglio sportivi naturalizzati per passione (e non opportunismo) di chi è nato sul territorio italiano senza sentirsene parte.

Spigolature olimpiche: il parco olimpico

Il parco olimpico è l’unico sito delle olimpiadi dove sono stati costruiti nuovo impianti permanenti. Alcuni almeno. Quelli esterni, di cui parlerò a parte, o erano esistenti o sono temporanei. Comunque la mia esperienza olimpica rischiava di essere monca, perchè di tutti gli eventi che ho visto, nessuno so svolgeva qui. Fortunatamente siamo riusciti a prendere anche dei biglietti sempre limitati nel numero, per accedere meramente al parco olimpico. Non si respirava comunque aria di maestosità ma era invece molto evidente la temporaneità del tutto. Mancava poi la fiamma olimpica. Sì, perché per la prima volta nella storia, il braciere non era visibile dall’esterno dello stadio. Un vero peccato.

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Spigolature olimpiche: il terrore delle code

Per mesi i cittadini londinesi e i turisti che si sarebbero recati alle olimpiadi sono stati tempestati di messaggi che li invitavano a studiare tragitti alternativi, da utilizzare nel periodo olimpico. Sarà che gli eventi a cui ho assistito erano lontano dal parco olimpico, sarà che sono stato fortunato, sarà quel che sarà ma tutto è filato estremamente liscio, riuscendo spesso anche a sedermi sui mezzi. Solo una volta abbiamo fatto passare un paio di convogli pieni. Però era l’ora di punta mattutina sulla linea Central. Insomma, anche normalmente sarebbe stato simile. Pure ai controlli do sicurezza degli impianti poca coda, al massimo cinque minuti. Alla faccia delle due ore prima che consigliavano per presentarsi. Da questo punto di vista l’organizzazione è stata perfetta.

Spigolature olimpiche: in Olanda è rimasto qualcuno?

Ok, l’Olanda è un paese ricco e relativamente vicino a Londra. Ok, il loro arancione li fa stagliare tra il resto della gente. Però l’impressione è che alle Olimpiadi i tifosi orange fossero davvero tanti. Qualcuno sarà rimasto in Olanda in questi giorni o per le vie di Amsterdam si respira desolazione? Poi hanno una vera propensione per fare i buffoni, come i tipi della foto. Cosa che oggettivamente un po’ gli invidio 🙂

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Olimpiadi – 2 agosto: la betoniera azzurra

Che dire? Mesi fa scrissi che questo doveva essere il giorno della medaglia e così è stato. Senza se e senza ma. Senza tensione e con la ciliegina di irridere i francesi. Che volere di più? Per tutto il resto c’è VISA (unica carta di credito accettata nei siti olimpici, proud sponsor). Ma andiamo con ordine. La mattina nella stupenda cornice della horse guard parade, beach volley. Fortunati col tempo. Bello lo spettacolo. Alterni successi azzurri con gli uomini battuti da brasiliani numero 1 al mondo e le donne che hanno chiuso con la terza vittoria il girone eliminatorio. Fortunati a vedere entrambe le coppie italiane nella stessa sessione. A pranzo sono passato da Casa Italia, più che altro a vedere che è. Una grossa basista fatta per dar libero sfogo al nostro bisogno di poltrone e quadri intermedi. Però c’era l’auditorium, dove ho visto la semifinale del fioretto, con le nostre pronte ad asfaltare le francesi. Per la finale eravamo presenti di persona ed è stato un vero spettacolo, di una superiorità disarmate. Pubblico da stadio, a netta maggioranza Italia. L’altra nazione maggiormente rappresentata, oltre ai padroni di casa, era la Francia. Ops… Hanno perso anche la finalina di consolazione con la Corea… Che peccato 🙂