Archivi Blog

Essere (troppo) first mover: podcast edition

Preamobolo: Ora i podcast spopolano da qualsiasi parte. Ognuno ha qualcosa da dire. Produrli è anche relativamente semplice. Tutto bello, tutto vero…

Svolgimento: Il mio amico V. mi dice sempre che sono un first mover. In molti casi è vero. In tantissimi casi sono anche ambiti dove poi non succede nulla. In altri invece sarebbero anche cose interessanti ma poi… col tempo mi faccio sorpassare e mi resta la (magra) consolazione di dire “eh ma io lo facevo già dieci anni fa.”

In questo caso posso dire che lo facessi già dodici anni fà. Sì perchè co-conducevo un podcast dedicato al gaming su iPhone (altro argomento dove ci vidi lungo… invano) prodotto da Tiscali e distribuito su iTunes. Purtroppo di quelle puntate non si trova più traccia, se non in un lancio del 2010, ancora disponibile sul sito tiscali: LEGGI QUA.

2019, parola d’ordine: controllo vocale (1a parte)

Prima parte: in principio fu Siri.

Da quando è uscito iOS 12 e sono passato ad un iPhone 8, ho riscoperto e scoperto Siri e il suo controllo vocale. L’uso principale lo faccio in auto. La dettatura è così migliorata che ormai stabilmente mando messaggi (anche con Telegram e Whatsapp) e soprattutto mi faccio leggere messaggi e notifiche. Se sono in auto solo, ormai è un via vai di “hey siri”. Sì, lo so, sono nerd e me ne vanto!

Se ti dicono di buttarti in un pozzo ti butti?

Con questa frase le mamme di tutta Italia hanno catechizzato i propri figli, per insegnargli a non essere pecoroni e ragionare con la propria testa. 

Poi sono arrivati i navigatori satellitari.  Poi soprattutto è arrivato WAZE

Questo navigatore, disponibile per iOS , ammetto che ha pesantemente influenzato la mia guida. Il suo quid in più è un controllo della situazione del traffico molto puntuale, un’impostazione delle vie alternative veloce e un consumo di traffico dati alquanto limitato.

Questo però porta a certe perversioni. Si tende ad usarlo sempre, anche su strade note, per stimare precisamente l’ora dell’arrivo e farsi consigliare via alternative. Io ogni tanto faccio resistenza e cerco di fare come voglio io. Devo ammettere, purtroppo, che quasi sempre ha ragione lui.

C’è però l’eccezione che conferma la regola e io allora prendo forza a sostenere, con me stesso e con Mrs Puck, ancora più integralista nella devozione a WAZE, che “se ti dice di buttarti in un pozzo, tu ti butti?”

PS Questo poi si innesta in un discorso più ampio sui navigatori, che ho da anni coi miei. A volte sono veramente un demandare a loro di pensare, con effetti sulla pigrizia mentale di chi guida e non solo. Prendete i tassisti: una volta conoscevano ogni vicolo delle città, ora impostano sempre il navigatore e via…

iPhone… in kit di montaggio

Che online si trovino i pezzi di ricambio per gli iPhone è cosa risaputa. Però non credevo si trovassero TUTTI i componenti necessari a costruirne uno. Un articolo di Wired racconta invece di questo soggetto che si è fatto in casa un iPhone 6s. Costo circa 300 dollari… manodopera esclusa.

Se siete esperti di elettronica, è una possibilità da non sottovalutare.

Sorgente: Costruire un iPhone da zero? Questo tizio l’ha fatto – Wired

Super Mario Run non frutta

Oggi anche osservatore più autorevoli di me se ne rendono conto. Però io l’avevo scritto già il 17 dicembre scorso: Super Mario Run non frutta.

Ora che è stato lanciato anche per Android, tutti corrono a scaricarlo. Il problema è che la parte giovanile senza spendere un euro è molto risicata. Secondo problema è che il prezzo richiesto non è 0,99 o 1,99. Neppure 4,99 come la maggior parte dei giochi più esosi. Bensì 9,99. Nintendo non pensa di cambiare strategia. Io non penso di cambiare idea: con un prezzo inferiore, il fatturato totale sarebbe stato molto più alto. Se trovi una persona disposta a spendere 9,99, di sicuro ne trovi almeno (almeno!) tre disposte a pagare 4,99.

Sorgente: Quanti pagano per Super Mario Run? Non abbastanza – Wired

Ci riprovo su Kickstarter

L’altro giorno ho acquistato un libro, lo stesso acquisto che ho vagamente menzionato in un altro post. Ho poi scoperto che il medesimo libro era stato acquistato da un mio amico, che però lo aveva finanziato su Kickstarter.

Mi è tornata quindi la voglia di finanziare un progetto, dopo che i due precedenti ai quali avevo aderito erano falliti.

Mi piace l’idea di poter essere partecipe di qualcosa che nasce, soprattutto in qualche campo che sento affine.

Non potevo quindi che entusiasmarmi per un gioco mobile chiamato “Startup!”. Vi invito a guardarne la scheda e magari a sostenerlo. Bastano 5 dollari, che verranno presi solo se il progetto verrà completamente finanziato.

Allo stato attuale, temo sarà un altro fallimento… però non so sa mai.

Giochi programmati col c***. Aka: l’ottimizzazione, questa sconosciuta.

wwe-champions-trucchi-gratis-ios-e-androidHo un iPhone 5s. Non è nuovissimo ma fa ancora il suo onesto lavoro. La capacità non è eccelsa ma non mi lamento. Mi lamento invece quando alcune app sono ottimizzate così male da bersi la batteria con la stessa velocità con cui mi berrei una birra media. Di recente avevo già cancellato il gioco Golf Clash perchè, statistiche dell’iPhone alla mano, nel corso di una settimana aveva rappresentato il 60% dei consumi. Non che ci avessi giocato molto, un po’ in metropolitana e una partitina la sera. Quello però era niente rispetto ad un titolo provato oggi WWE Champions (un puzzle game rpg). Salgo in metropolitana con la batteria all’80%, scendo dopo 15 minuti con il 20%. Assurdo.

Super Mario Run: prendi i soldi e scappa

 Non nascondiamoci: Super Mario Run, come fenomeno di mercato, è stato presentato come una svolta epocale. In effetti è così: è la prima volta che il baffuto idrauilico appare su devices che non siano prodotti dalla Nintendo. Forse la più grande esclusiva del mondo dei videogichi è venuta meno. Annunciato in pompa magna ad una conferenza Apple, è arrivato finalmente nell’app store. Gratuitamente. Questo almeno quello che appare. Immaginavo che la struttura fosse quella classica del Freemium. Cioè un titolo gratis per il quale poi si puo’ spendere per acquistare aggiunte e velocizzare i propri progressi. E’ così… ma non come mi aspettavo. Andiamo però in con ordine.

Super Mario Run si presenta come il classico gioco mobile in cui la corsa è automatica e con un tap sullo schermo si fa saltare il personaggio. Ce ne sono a decine di titoli così. Però bisogna ammettere che Nintendo non ha svenduto il proprio ero ed ha creato un titolo che, a dispetto dei comandi semplicistici, riesce a ricreare l’atmosfera dei classici platform bidimensionali.

Tutto bene quindi? No. Perchè non solo l’esperienza gratuita è risicatissima (tre schemi del primo mondo) ma il costo per la versione completa è di 9,99 euro. Altissimo. Considerando anche che pare che la profondità del gioco non sia eccelsa.

Il titolo è balzato subito in testa alle classifiche dei giochi gratuiti più scaricati da iTunes e questo non stupisce, ed è anche secondo in quella delle più redditizie. Questo vuol dire che l’obolo da molti è stato versato. Sinceramente io non penso sarò tra questi. Almeno fino a che non ribassano il prezzo.