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26 anni dopo

Il 6 maggio la mia squadra del cuore, la Cremonese, è tornata in serie A dopo 26 anni. Ventisei anni. VENTISEI ANNI. Per strani corsi e ricorsi storici, esattamente cinque anni fa, il 6 maggio 2017, veniva promossa in serie B. Avrei potuto mettere dei video della festa promozione (lapsus: mi viene di chiamarla festa scudetto), dei festeggiamenti in piazza o della vittoria che ci ha regalato la serie A. Però credo che sia più emblematico (e mi rende molto più orgoglioso) pubblicare un video di otto giorni prima. Nelle ultime giornate eravamo stati fautori del nostro destino: ci sarebbe bastato vincere alcune partite (tutt’altro che impossibili) per mantenere il vantaggio. Invece no. Se ne erano perse 3 su 4. L’ultima, in casa contro l’Ascoli, aveva segnato il mio ritorno allo stadio post covid. A una giornata dalla fine, il Monza ci scavalcava e ormai non ci bastava più vincere per salire. A fine partita però neppure un fischio ma tutta la squadra sotto la curva per ricevere l’incitamento ma anche il ringraziamento perchè, come era già stato dichiarato più volte, si era già orgogliosi così. Io ero più a sinistra, nei distinti, non particolarmente allegro. Però lì sì, ho capito due cose: che mi ostino a credere che la cremo sia diversa e che, sì, anche se avrei fatto il piangina per tutta la settimana, ce la potevamo fare.

Chiudo invece con un video tratto da Febbre a 90. Pur non condividendo gli estremismi del protagonista, mi ritrovo negli stati d’animo e nella frustrazione da lunga attesa…

No dai… fatemi finire con un sorriso dalla festa promozioni… il coro Ariedo Ariedo ancora non ci credo…

Il VERO precedente a Wembley

Ok, domenica si gioca la finale dell’europeo: Inghilterra – Italia nel tempio di Wembley. Ora, tutte le testate istituzionali e standardizzate vi ricorderanno la prima, storica, vittoria della nazionale italiana in Inghilterra, contro la nazionale britannica, a Wembley (quello vero…) con gol di Capello. Vi ricorderanno magari anche i due successivi successi (uno dei quali neppure a Londra).

Però…

Però c’è UNA SOLA SQUADRA ITALIANA che puo’ dire di aver vinto un trofeo in quello stadio, battendo una squadra inglese. Questo è un dato incontrovertibile.

3 anni fa: il mitico Minuto 87

Mentre ieri si sprecavano gli sfottò calcistici sul 5 maggio di Lazio Inter. Oggi invece, un piccolo manipolo di tifosi romantici ricordano una partita mitica, che ha regalato la serie B alla Cremonese dopo undici anni. Faccio ammenda, per l’ennesima volta: in primavera non pareva proprio che quella partita potesse essere determinante, si prospettava la lotteria dei playoff, così organizzai per festeggiare il mio compleanno a Parigi. E’ finita che il secondo tempo me lo sono visto in streaming… ma va bene così.

Il bello di riscoprirsi calciofili (con moderazione)

Con buona pace di Mrs Puck, da qualche anno a questa parte mi sono riscoperto calciofilo. In genere sono tifoso di altri sport (hockey, basket su tutti) e qualcuno lo seguo tutt’ora più del calcio (tennis). Devo però ammettere che lo streaming (legale) delle partite ha rinvigorito la mia fede grigiorossa. Ok, anche il fatto che la Cremonese da qualche anno regala più soddisfazioni del solito. Due anni fa la storica e insperata rincorsa finale per la promozione diretta in B (e mentre succedeva, io seguivo la partita dalla Francia), lo scorso anno una sofferta salvezza (dal vivo assistevo ai punti quasi decisivi). Questa stagione, fino ad un mesetto fa, i playout facevano paura. Ora, con otto risultati utili consecutivi, il sogno dei playoff non è poi così assurdo. Mercoledì e sabato due match decisivi… e io sarò via. Se andrà bene il turno di playoff sarà il 18 maggio (e io non ci potrò essere). Sarà scaramantico ma… non mi dispiace più di tanto.
Prima che diciate che sono porta sfiga, domenica si è vinto, con merito e fortuna, un match fondamentale contro il Foggia. Decisivo uno svarione del loro portiere al 91esimo…

La paura fa 50, anche quest’anno

Mentre io mi sollazzo sulle Isole Cook, è partito il campionato di serie B della mia squadra del cuore: la Cremonese. Non è partito bene, con un pareggio subito al quarto minuto di recupero. Tant’è. Anche per quest’anno l’asticella è fissata a 50 punti: la soglia salvezza. La scorsa stagione sembrava cosa fatta a gennaio, poi ci si è dovuti arrabattare nei minuti finali. Questa volta gradirei una vita più tranquilla anche se, devo dirlo, il nostro mister (Mandorlini) non mi piace per niente. Non deve starmi simpatico, basta ci faccia vincere.

Non potrei mai essere juventino

Sabato, dopo 19 turni senza vittorie, la squadra per la quale tifo, la Cremonese, ha schiantato 5-1 il Venezia (in piena corsa per la serie A) guadagnandosi, ad un turno dal termine del campionato di serie B, una salvezza che ad agosto sapevo esser difficile ma che a gennaio sembrava già in tasca. Chiave di volta della partita, un rigore fischiato in nostro favore al quinto della ripresa, quando il risultato era sul 1-1. Rigore che, per usare un eufemismo, definirei generoso.

Ecco. La salvezza è strameritata (per la qualità espressa, per i torti subiti, per la sfortuna negli infortuni) ma questo rigore non me la fa godere appieno. Come fanno gli juventini? Ok, sette scudetti di fila non si discutono, però, diciamo, la loro storia è costellata di episodi del genere. Io non riuscirei a vivere al grido di “eh ma anche l’inter…” 🙂

Ecco gli highlights dal sito della LegaB

Bentornati nel calcio che conta

Ho sempre professato che le partite si chiudono al fischio finale. Si puo’ commentarle andando a casa ma poi finisce lì. Odio i processi alle partite e tutto il chiacchiericcio calcistico. Però ci sono eccezioni che confermano la regola.

Oggi la Cremonese ha perso in casa con il Palermo. Di base ci puo’ stare. Ma non così. Non con un arbitraggio del genere. Non dopo Parma (medesimo arbitro), non dopo Cittadella.

In un calcio urlato, Tesser è un allenatore come e ne sono pochi. Elegante, misurato, mai sopra le righe. Anche per questo il suo sfogo su Sky (quasi con le lacrime agli occhi, più da nervosismo che da disperazione) e in sala stampa, fanno ancora più impressione. Senza alzare la voce, senza mancare di rispetto a nessuno, chiede però anche di essere rispettati. Io vi consiglio di leggere integralmente le sue dichiarazioni. Di sicuro verrà squalificato ma del resto certe cose andavano dette, soprattutto in un modo così preciso ed educato da risultare ancora più inappuntabili.

Personalmente rimpiango la lega pro, dove in undici anni ho visto arbitri più o meno bravi ma MAI ho sospettato comportamenti faziosi o dolosi come in queste prime giornate di serie B.

La paura fa 50

Quando sono stati sorteggiati i calendari della Serie B. Io, in preda ad una pesante recrudescenza di tifo calcistico, sono subito andato a vedere il calendario della Cremo. L’urna non è stata favorevole: debutto a Parma e un inizio da brivido. Viene (oppure mi passate il “veniamo”?) da undici anni di Lega Pro (a ben vedere molto di più, se escludiamo un unico anno di B) e a questo punto dell’anno, da tifoso, non avevo grossi timori. Lotta promozione? Favoriti? Al massimo playoff? Quelle sono speranze, non paure. Ora, dopo la fortunata e fortunosa (ma altrettanto meritata) promozione, la parola d’ordine è Salvezza. Per non tornare all’inferno.

Domani sera c’è questo famigerato debutto coi ducali. Match scelto per l’anticipo inaugurale del campionato. Partire bene non sarebbe male.

In giro sento troppo entusiasmo. Ribadisco: io firmerei ora per una salvezza tranquilla. Per questo mi sono fissato nella testa un numero: 50. Come i punti che, secondo me, dovrebbero bastare per rimanere nella serie cadetta. Speriamo di scalare questo numero quanto prima.

Il gol che, all’87’ dell’ultima giornata di campionato, ha regalato la promozione diretta.