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Correva l’anno 2007
Correva l’anno 2007. Anzi, era l’estate del 2007. Con il mio omonimo rhodese, facevano un giro dell’Islanda molto più avventuroso di quello che non siano oggi i tuor di quel paese. In un piccolo Bnb in cui pernottavamo, trovammo a sorpresa anche un pc, dove potei aggiornare il mio blog. Segue raro reperto fotografico.

I grilli di Princeton
New York è alle spalle. Delle spigolature di questa “Ny da turisti ma non troppo” vi parlerò se mai in altri post. In vacanza dico sempre così e non lo faccio mai. Mentre vi scrivo sono in una camera d’albergo di Princeton. Hotel anche parecchio su, che ospita un evento di bassa lega della USTA (United States Tennis Association). Se va bene, è una convention di maestri. Passando a fianco a alla sala da ballo dell’hotel, impazzavano luci stroboscopiche e Milf messe giù da battaglia che fingevano di aver bevuto più di quanto in effetti avessero fatto. Princeton comunque è bella. Oggi abbiamo passeggiato nel campus ed è davvero un luogo affascinante, soprattutto la sezione più storica. Per quanto si possa essere storici in Nord America. La cosa che comunque mi ha colpito di più, è il numero di grilli. Già oggi nel campus ma anche e soprattutto stasera. Grilli, grilli ovunque. Li sento anche da dentro la nostra stanza (ovviamente chiusa). Un casino che non vi dico.
Picinin
Ogni anno, in questo periodo, mi monta dal cuore una canzone.
In questi giorni in cui i ragazzi iniziano ad essere in ferie. Ferie ben più lunghe di quelle che un qualsiasi lavoratore faccia.
Allora…
Rientro di una coppia nerd
Ore 4.52 am – aeroporto di Oslo
Ci prepariamo al rientro e… facciamo la spesa online su Amazon Prime Now con consegna a casa in tarda mattinata.
Ps la suddetta coppia nerd vive il rientro con la stessa turba psichica: il terrore che il freezer si sia scongelato durante la vacanza.
Ps2 Caprotti perdonami, prendo solo lo stretto indispensabile e domani vado a fare la spesa in Esselunga.
Controlli norvegesi
La prima spigolatura interessante del nostro viaggio norvegese, l’abbiamo all’aeroporto di Oslo. Se sei un passeggero senza altra destinazione, puoi dirigerti tranquillamente al ritiro bagagli. Se hai un volo in coincidenza e non hai bagaglio imbarcato idem. La cosa interessante capita se, come noi, hai un bagaglio che (speri) viaggi fino alla tua destinazione finale. C’è un filtro dove si aspetta davanti ad un monitor, quando il tuo bagaglio è scaricato, controllato e convogliato verso il nuovo volo, escono le tue iniziali sul monitor e puoi proseguire verso i gate domestici. Singolare, con una sua utlità ai fini della sicurezza aeroportuale ma, secondo me, inapplicabile in un aeroporto con un flusso maggiore di passeggeri. Ce li vedete centinaia di italiani in attesa di vedere le proprie iniziali su un monitor? Le resse (e le risse) ai nastri bagagli sarebbero ricordate come simpatiche scampagnate.
Partire totalmente impreparato
In genere trovo sempre divertente la parte preparatoria ad un viaggio. Sia quando vado in posti che già conosco (per scoprire qualche chicca) sia nelle località nuove (per sapere cosa andare a vedere).
Questa volta no.
Tra poche ore partirò per il Giappone e mi sento totalmente impreparato. Così impreparato che non ho neppure scaricato la mia solita pletora di app ad hoc per la destinazione.
Per colpa dei casini lavorativi (andare via più di qualche giorno sotto Natale non lo facevo dai tempi dell’università e così ho dovuto sistemare tutto quanto era in sospeso), non ho avuto il minimo tempo, e le minime energie, per documentarvi come avrei voluto. Per fortuna che, in linea teorica, ci ha pensato Mrs Puck. Che però la sua bella guida del Giappone l’ha aperta solo negli ultimi giorni. Insomma… soprattutto Tokyo è per me un oggetto misterioso e ho la paura di perdermi qualcosa che merita di essere visto. Di sicuro non potrò vedere tutto, dato il tempo, però vorrei fare il massimo possibile.
Del resto, come dice la mia guida spirituale vacanziera Simon, quando vai da qualche parte, devi sempre lasciarti qualcosa da vedere per la prossima volta che ci torni.