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Visto che si parla di orsi


Mi giunge eco, anche qui in Norvegia, della polemica sugli orsi in Italia. La mia l'ho già detta in un altro post: la sicurezza delle persone viene prima di tutto e se si mettono dei predatori in un ambiente dove essi stessi non hanno predatori, prolifereranno in modo eccessivo.
Chi la sa più lunga di noi sugli orsi sono i norvegesi. Da decenni non si puo' più cacciarli e la popolazione degli orsi polari è passata da 1000 a 3000 esemplari (non chiedetemi se in generale o nella zona: non lo so). Fatto sta che però qui TUTTE le guide devono essere armate, gli studenti dell'Università DEVONO fare il corso per il porto d'armi (e non allontanarsi dal paese disarmati) e nelle corse campestri che si fanno da queste parti, i corridori si portano il fucile. Quindi va bene il rispetto della natura ma l'incolumità delle persone viene prima.
Nella nostra gita dei qualche giorno fa, prima di essere scaricati a terra in un'area lontano dal centro abitato (accompagnati da due guide armate) ci hanno fatto un breve briefing sul cosa fare se si fosse avvistato un orso.
Visti gli ampi spazi, capire prima se corre verso di te o altrove. Se corre verso di te e si è un gruppo, raggrupparsi. Quindi fare casino. Spesso l'orso è più spaventato di noi. Se questo non funziona, la guida gli spara una sorta di bengala contro, con la pistola di segnalazione. Ad un uomo farebbe male, all'orso per nulla. In pratica è un razzo che dopo averlo colpito (e gli rimbalza contro) esplode facendo casino e accecando. Se neppure così si spaventa, allora prende il fucile e si spara per uccidere, perchè un orso ferito è ancora più incazzato.
In definitiva: prima i nostri, prima le persone. Poi gli animali.

Ps: Nella foto qui sotto altre due guide armate che abbiamo avuto: non certo per la gita della quale parlavo ma semplicemente per una cena in un accampamento fuori dal centro abitato…

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Svalbard

E venne l'ora delle Svalbard. Una delle mete-mito che avevo nella mia vita. Una terra brulla al limite del circolo polare. Un posto dove vai ad una cena tipica in capanno e la guida ha un fucile da caccia e una pistola nella fondina. Non per cattiveria e piacere nell'uso delle armi: solo per difesa nel caso si presentasse un orso polare. Il nostro albergo (che tripadvisor relega in "altri pernottamenti") non è affatto male. Una serie di stanzette con bagno in comune, ricavate dalle vecchie cabine dei minatori. Unica nota dolente del loco: la colazione, davvero scarsa. Questo è stato un po' il nostro primo giorno, o mezza giornata, alle Svalbard. Il bello doveva ancora venire.

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