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Super Mario Run non frutta

Oggi anche osservatore più autorevoli di me se ne rendono conto. Però io l’avevo scritto già il 17 dicembre scorso: Super Mario Run non frutta.

Ora che è stato lanciato anche per Android, tutti corrono a scaricarlo. Il problema è che la parte giovanile senza spendere un euro è molto risicata. Secondo problema è che il prezzo richiesto non è 0,99 o 1,99. Neppure 4,99 come la maggior parte dei giochi più esosi. Bensì 9,99. Nintendo non pensa di cambiare strategia. Io non penso di cambiare idea: con un prezzo inferiore, il fatturato totale sarebbe stato molto più alto. Se trovi una persona disposta a spendere 9,99, di sicuro ne trovi almeno (almeno!) tre disposte a pagare 4,99.

Sorgente: Quanti pagano per Super Mario Run? Non abbastanza – Wired

Giochi programmati col c***. Aka: l’ottimizzazione, questa sconosciuta.

wwe-champions-trucchi-gratis-ios-e-androidHo un iPhone 5s. Non è nuovissimo ma fa ancora il suo onesto lavoro. La capacità non è eccelsa ma non mi lamento. Mi lamento invece quando alcune app sono ottimizzate così male da bersi la batteria con la stessa velocità con cui mi berrei una birra media. Di recente avevo già cancellato il gioco Golf Clash perchè, statistiche dell’iPhone alla mano, nel corso di una settimana aveva rappresentato il 60% dei consumi. Non che ci avessi giocato molto, un po’ in metropolitana e una partitina la sera. Quello però era niente rispetto ad un titolo provato oggi WWE Champions (un puzzle game rpg). Salgo in metropolitana con la batteria all’80%, scendo dopo 15 minuti con il 20%. Assurdo.

Casa mia non è più Android Free

androidDa buon patito della mela morsicata, ho sempre rifuggito come la peste gli smartphone e i tablet android. Che poi non è totalmente vero: una volta provai ad acquistare un Kindle Fire… ma andò male.

Fatto sta che fino a ieri nessun device android aveva mai varcato la soglia di casa mia.

Cosa è cambiato? Bhè tecnicamente penso che il RetroFreak, di cui vi ho mostrato l’unboxing, potrebbe essere android based. A parte questo, il mio recente ritorno di fiamma per l’emulazione retrogaming mi ha portato a fare un altro acquisto. Al fine di far girare il Mame sul grande schermo del mio salotto, ho investito in una tv box android. Considerando un buono Amazon che avevo, l’operazione mi è costato solo 14 euro (anzi, 13,99).

Devo ammettere che Android è più user friendly di quanto non fosse agli albori e il primo approccio è stato piuttosto soft. Quando avrò fatto delle prove come si deve, magari vi metterò un altro video.

Trasporti pubblici

Ero molto preoccupato dal come muoverci nelle città giapponesi. A Tokyo invece è andata benissimo. Con la tessera prepagata (presa in due secondi al distributore automatico) e la app citymapper (la stessa che uso a Milano ed ho usato in molte città Usa) non c’è stato il minimo problema. Al massimo non era facile trovare le uscite corrette dalle stazioni..

A Kyoto è stato più traumatico. Poche linee di treno/metro e moltissimi bus. Citymapper non copriva la città e le mappe trovate erano decisamente confuse. Per un giorno è stato panico. Poi mi hanno fatto notare che “Mappe” di iOS aveva le indicazioni dei mezzi pubblici e la situazione è migliorata. Certo che i posti a sedere dei bus locali non sono proprio spaziosissimi…

Super Mario Run: prendi i soldi e scappa

 Non nascondiamoci: Super Mario Run, come fenomeno di mercato, è stato presentato come una svolta epocale. In effetti è così: è la prima volta che il baffuto idrauilico appare su devices che non siano prodotti dalla Nintendo. Forse la più grande esclusiva del mondo dei videogichi è venuta meno. Annunciato in pompa magna ad una conferenza Apple, è arrivato finalmente nell’app store. Gratuitamente. Questo almeno quello che appare. Immaginavo che la struttura fosse quella classica del Freemium. Cioè un titolo gratis per il quale poi si puo’ spendere per acquistare aggiunte e velocizzare i propri progressi. E’ così… ma non come mi aspettavo. Andiamo però in con ordine.

Super Mario Run si presenta come il classico gioco mobile in cui la corsa è automatica e con un tap sullo schermo si fa saltare il personaggio. Ce ne sono a decine di titoli così. Però bisogna ammettere che Nintendo non ha svenduto il proprio ero ed ha creato un titolo che, a dispetto dei comandi semplicistici, riesce a ricreare l’atmosfera dei classici platform bidimensionali.

Tutto bene quindi? No. Perchè non solo l’esperienza gratuita è risicatissima (tre schemi del primo mondo) ma il costo per la versione completa è di 9,99 euro. Altissimo. Considerando anche che pare che la profondità del gioco non sia eccelsa.

Il titolo è balzato subito in testa alle classifiche dei giochi gratuiti più scaricati da iTunes e questo non stupisce, ed è anche secondo in quella delle più redditizie. Questo vuol dire che l’obolo da molti è stato versato. Sinceramente io non penso sarò tra questi. Almeno fino a che non ribassano il prezzo.

Dove vedere la partita?

Dal blog “A Milano Puoi”, rilancio una notizia (che secondo me è un po’ un marchettone ma di questo parlerò in un altro post) su una nuova app. 

Ormai con i nostri smartphone possiamo fare di tutto. Nello specifico la app FindMatch, che dal nome sembra una chat per cuori solitari (o trombamici…) vi consente di trovare il locale più vicino a voi dove andate a vedere la partita. Credo avrà successo? Personalmente penso di no.

Sorgente: FindMatch, l’app che ti consiglia i migliori posti in cui vedere la partita. – A Milano Puoi

Non solo blog: i miei scritti estivi

Quest’anno, tra uno sclero lavorativo e un altro, sono riuscito a scrivere non solo per il mio blog. In particolare sono tornato a fare qualche pezzo per Gamesurf e, dopo il successo del mio primo articolo, ho pubblicato anche due brevi scritti su LegaNerd.

Per chi se li fosse persi, vi rimetto i link:

LEGANERD
Joystick, cacciaviti e fusibili: le vacanze del nerd anni 80
Openfeint: quando Apple si fece trovare impreparata

GAMESURF
Le tour de France 2016 – Recensione Ps4
Dino Dini’s Kick Off Revival – Recensione Ps4
Brain Training tiene davvero giovane la mente? – News

OpenFeint: quando Apple si fece trovare impreparata #LegaNerd

Su LegaNerd è andato alle stampe un altro mio articolo. In questo caso raccontavo (brevemente) la parabola di OpenFeint, una piattaforma di social gaming che anticipò il GameCenter.

Sorgente: OpenFeint: quando Apple si fece trovare impreparata #LegaNerd