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Preso male
Si conclude oggi (spero almeno di non dover venire domani mattina) la prima settimana, corta, di lavoro. Lo devo ammettere: quest’anno il rientro l’ho preso malissimo. Sono partito lungo, a dire il vero. Dall’atterraggio a Malpensa, di sabato, con ripresa martedì, già mi venivano in mente le cose da fare e le possibili grane. Tutte regolarmente materializzatesi in questi giorni. Insomma, come succhiarsi in tre nano secondi gli effetti positivi delle ferie (bhé dai, non del tutto…).
Rientro di una coppia nerd
Ore 4.52 am – aeroporto di Oslo
Ci prepariamo al rientro e… facciamo la spesa online su Amazon Prime Now con consegna a casa in tarda mattinata.
Ps la suddetta coppia nerd vive il rientro con la stessa turba psichica: il terrore che il freezer si sia scongelato durante la vacanza.
Ps2 Caprotti perdonami, prendo solo lo stretto indispensabile e domani vado a fare la spesa in Esselunga.
Il vero rientro
Ho ripreso a lavorare il 20 agosto, periodo abbastanza atipico per me. Devo dire che è stato meno traumatico del previsto. In fondo lo studio era vuoto e, a parte qualche sporadica telefonata, anche i clienti erano ancora chiusi. Ho così potuto fare tutto quello che mi ero prefissato, con buona produttività ma senza per questo spremermi subito in modo assurdo. Oggi è cambiato tutto. Dopo l’ultimo rimasuglio di ferie con un ottimo weekend al mare, mi sono rituffato nel giro quotidiano. Con tutti gli annessi e connessi. Non è stato semplicissimo, come non lo è per il 99% di voi. In bocca al lupo a tutti!