Perché mi piace il telefilm Pan Am

Per una volta vesto i panni dell’Aldo Grasso dei poveri e provo a spiegarvi perché il telefilm Pan Am mi piace. Premettiamo che si tratta di una fiction che imdb definisce dramma storico ma nel senso più anglosassone del termine, dove drama è tutto quello che non è si definisce commedia. Di base potrebbe sembrare appartenente al filone Rosa, come la sua collocazione nel palinsesto di Fox Life potrebbe far pensare. Non è neppure un impressione sbagliata ma la sua forza sta in altro. Attraverso le storie corali di questo eterogeneo equipaggio della Pan American, ritratto nel periodo in cui questa compagnia aerea era il sinonimo dell’eccellenza (si veda anche Prova a prendermi), la serie prova a dare uno spaccato della storia e della società americana degli anni 60, tra donne che pur essendo una sorta di icona della Barby vivono l’emancipazione di quegli anni e grandi fermenti sociali. Apartheid, guerra fredda, lesbismo, sono tutti argomenti toccati con leggerezza ma senza superficialità. Leggendo altre recensioni, così ben scritte da farmi quasi passare la voglia di scrivere questa, si fanno notare molti punti di contatto con Mad Men. Se non altro per l’ambientazione storica e le tinte usate. Non posso che trovarmi d’accordo, nonostante il taglio più rosa di Pan Am. Si potrebbe dire che Pan Am sta Mad Men come Entourage sta a Sex and the city. Per ora la prima serie convince. Vediamo come si dipanerà la storia. Ammesso ci sia una seconda serie.

Pubblicato il 21 marzo 2012, in Giorno Marmotta con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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