Rivestimenti a cappotto

Essendo io di indole anziana, sono sempre attirato dai cantieri aperti. Sulla strada che ogni giorno faccio per andare verso la metropolitana, c’è un villetta bifamiliare. In queste settimane, metà di questa sta subendo una pesante ristrutturazione. Mi ha colpito soprattutto come hanno agito sull’esterno per migliorare l’isolamento. Hanno applicato quello che credo si chiamo rivestimento a cappotto. In pratica hanno ricoperto l’intera casa di pannelli di polistirolo e poi hanno coperto il tutto di Malta e intonaco. Visto ora non si direbbe ma mi viene da pensare che tirando una botta al muro si sfondi subito io rivestimento.

Pubblicato il 26 marzo 2013, in Giorno Marmotta con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Sì, hai ragione, i rivestimenti a cappotto sono “delicati”, nel senso che il materiale non è resistente ad urti fortissimi.
    Il nostro è ancor più delicato essendo di sughero, materiale naturale e traspirante, viene fissato al muro con dei tasselli specifici, poi ricoperto di una retina che deve “trattenere” la rasatura (niente malta), pero’ poi anche solo piantarci un chiodo è un problema…
    Il polistirene è un materiale sintetico che non fa traspirare, se hai i doppi o tripli vetri rischi che ti si faccia la muffa in casa con l’umidità.

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