Del palato grossolano e della mancanza di etichette
In dispensa sono un maniaco delle confezioni chiuse ermeticamente. Per conservare meglio i cibi e evitare spiacevoli imprevisti. Dovrei però ricordarmi di etichettare il tutto quando vi metto qualcosa di non distinguibile. Per esempio da quest’estate avevo due contenitori con due tipi di riso diversi: uno da risotti (carnaroli) e l’altro da insalate di riso (arborio?). Peccato che non li distinguessi. Volendo fare un risotto avevo il 50% di possibilità di sbagliare riso. Ho testato il primo: è venuto discreto. Ho testato il secondo: pure. I casi sono due: o il mio palato è molto grossolano e poco raffinato oppure entrambi i tipi di riso vanno bene per il risutin.
Pubblicato il 14 ottobre 2014 su Giorno Marmotta. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.


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