La mia lotta con le lampadine a basso consumo
In salotto ho da sempre una lampada a piantana. Qualche mese fa si sono rotte entrambe le lampadine, che presentano uno strano attacco a due perni. Da lì si è aperta una vera soap opera per la loro sostituzione. Partii andando da mediaworld e comprando delle lampadine a basso consumo Samsung. Sbagliai però l’attacco e cerco ancora di piazzarle a qualcuno che ne abbia bisogno. Poi su di un sito cinese di tecnologia trovai quelle giuste in versione led ad un prezzo stracciato. Per inspiegabili motivi l’ordine rimase inevaso per due settimane e allora lo cancellai. Sempre convinto della scelta green, andai all’Esselunga cercandole sempre led e trovandole anche ad un buon prezzo. Arrivato a casa però scoprii un problema: la mia lampada ha il regolatore d’intensità e a quanto pare le lampadine led (o almeno quel modello) quando erano al minimo risultavano sempre accese, cosa che con le lampadine ordinarie non avviene. Queste invece riesco a piazzarle a mia madre, che ne stava per acquistare due giusto così. Ci riprovo. Vado al Grancasa convinto di prendere quelle vecchio stile ma… costano di più di quelle a risparmio energetico (ma comunque non led). Ok… va bene… prendo quelle… Risultato: si accendono, si spengono ma… non hanno l’intensità variabile. Per ora me le faccio andare bene così…
Pubblicato il 27 febbraio 2015, in Giorno Marmotta con tag basso consumo, lampadine, led, risparmio energetico. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

Io avrei portato tutto l’ambaradan nei negozi 🙂
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