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Il mercato non perdona
Cosa c’è di strano nel temporary store, piuttosto anonimo, della foto? A passarci davanti ora nulla. Del negozio che c’era prima invece vi scrissi in luglio, con un post intitolato “quando la realtà eguaglia le fantasie più assurde“. Lì praticamente utilizzavano stampanti 3D per fare delle statuette realistiche di persone. Chiosai l’articolo dicendo “non arriva alla fine dell’Expo”… ho sbagliato: non ha resistito neppure al suo inizio!

