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Il mercato non perdona – 2

C’era una volta in piazza Virgilio (in centro a Milano, tra Cadorna, Conciliazione e Santa Maria delle Grazie) una panetteria classica, di quelle che sono uguali da decenni. Panini, focaccine, qualche panino per la gente degli uffici e l’immancavile frigo per il latte e qualche bibita fresca. Un giorno dall’alta parte della piazza aprirono un’altezzoso fornetto. Stile minimal, panini bio o comunque non il solito pane, muffin e torte in stile americano. Bello ma tra me e me non gli davo un anno di vita. Ben presto le quantità sui banconi hanno cominciato ad assottigliarsi, non perché ne vendessero molte ma perché ne facevano poche perché se no gli rimanevano sul groppone. Poco più di sei mesi e quello che ne resta lo vedete nella foto qui sotto. Inutile dire che la storica e poco trendy panetteria continua tra alti e bassi (come tutti) la sua attività.

L’anno dei cupcakes

Vi chiedete cosa siano? Ma come siete out! 🙂
E’ un po’ che avevo questo post in canna e ora, passate le feste (ok, resta ancora l’epifania…) i tempi sono maturi. Il concetto di base è che:
I cupcakes sono per il Natale 2011 quello che lo zenzero è stato per il Natale 2009
In questo periodo se non proponevi ai tuoi ospiti, o non portavi alle feste, delle cupcakes non eri nessuno. Il grandonnismo è intransigente su questo. Non me ne vogliano la cugina, che però ha come attenuante una deformazione per i dolci, e la Isa, che se anche millanta di non professare la fede nei cupcakes resta comunque una Grandonna 🙂
Personalmente facevo i muffin della cameo in tempi non sospetti… e da tempi altrettanto non sospetti ho pure smesso di farli 🙂