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Grosso giro a China Town
Da quest’estate mi è capitato di passare diverse volte in zona Paolo Sarpi, la Chinatown milanese. Una volta era una zona non particolarmente belle, fatta di bui negozietti dediti all’import export e con numerosi soggetti che correvano con carrelli carichi a destra e a sinistra. Negli ultimi anni però, di questo bisogna renderne merito sia alla comunità cinese che alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute, la situazione è molto cambiata. La pedonalizzazione e un generale abbellimento della zona ne hanno fatto un angolo piuttosto gradevole.
Ho visto diverse chinatown in giro per il mondo. New York, San Francisco, Londra. Quella di Milano però, secondo me, è fatta ad immagine e somiglianza della città. E’ insomma una Chinatown Milanese Imbruttita. Se altrove ci sono riconoscibili segni di “cinesità” talvota anche pacchinai (penso ad alcuni dragoni londinesi), quella di Milano è tutta focalizzata sul lavoro. Negozi, insegne, anche i ristoranti sono prettamente ad uso interno e non finalizzati ad attrarre milanesi e turisti. Sinceramente non mi dispiace affatto passarci ogni tanto.
Grosso market a Chinatown
Settimana scorsa mi sono ritrovato a fare un giro in Paolo Sarpi, la Chinatown milanese. Non è una zona che frequento spesso, per usare un eufemismo, ed ero molto incuriosito dai supermarket cinesi. Se devi fare le cose, falle bene. Mi sono detto. Così sono entrato nel Oriental Mall, una grossa galleria commerciale che hanno aperto già da qualche anno. Inutile dire che la maggior parte dei prodotti che si trovavano nel supermercato al suo interno non li trovi certo dal sig. Caprotti. Interessante ed educativo, anche il passaggio alla cassa dalla commessa che non parlava una sola parola di Italiano.


