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Se proprio vuoi fallire, dillo.
Per motivi professionali, ho una certa esperienza nell’osservazione delle crisi aziendali. Basta però guardarsi in giro per strada per notare da soli come in questi anni sia difficile avere un’attività commerciale. Anche chi si impegna fino in fondo rischia di non riuscire a raccogliere i frutti. Se però anche tu ti ci metti a semplificare la vita alla malasorte…
E’ questo il caso di una panetteria che ha aperto vicino al mio ufficio qualche mese fa. Fin da subito si è visto fosse un tantino pretenziosa. Grafica molto modarola, interni trendy, peccato che sul bancone ci fossero due pani in croce e quattro muffin. Gli abitanti del centro possono anche essere abituati ad un certo tipo di cose pettinate ma alla fine chi fa la spesa sono vecchie signore o badanti. La milf con la puzza sotto il naso e zone limitrofe non ti consentono di tenere aperto un posto che in fondo vende generi di largo consumo (e con basso margine).
Risultato: dopo pochi mesi ha chiuso. Come avevo pronosticato in tempi non sospetti.
C’è da dire che non sempre ci azzecco, due vetrine a fianco c’è una sorta di paninoteca gourmet che avevo catalogato come “dead man walking” eppure sopravvive. Si vede che è riuscita a crearsi un buon giro in pausa pranzo… tra chi vuole spendere 10 euro per un panino che io catalogherei come tartina.
Come avrete capito io non sono tra i loro clienti.

