Sentirsi diversamente abile

Sono emofilico. Gli amici lo sanno, anche molti conoscenti visto che non ho mai fatto grosso mistero della mia situazione. Del resto perchè avrei dovuto? Non ho niente di cui vergognarmi. Chi non lo sa, spesso non se ne accorge perchè non c’è molto da vedere.
Un emofilico cresce con certe cautele e certe abitudini, cercando sempre di spostare più in là il confine di quello che puo’ fare. In equilibrio tra quello che sa di potere e non poter fare.
Una delle cose che per anni mi son spesso sentito consigliare di fare era di andare in vacanze con Viaggi e avventure nel mondo. A parte che molte delle loro destinazioni non mi interessano, ho sempre saputo che certe precauzioni vacanziere che debbo tenere, sono difficilmente compatibili con quello stile di vacanza. In vacanze fai da te ho sempre fatto di tutto ma quando ti devi confrontare con altri certe cose sono più difficili.

Passano gli anni e, con tutti gli amici fidanzati o impegnati, ho iniziato a dovermi guardare in giro per non restare sempre fermo al palo. Quindi quest’anno mi ero convinto ad andare in Norvegia (posto che oltre a piacermi mi garantiva anche un livello di sicurezza considerevole) con il suddetto tour operator (se così lo possiamo chiamare). Però ero ancora dubbioso su alcuni aspetti pratici e così ho provato a chiamare la responsabile del viaggio, che oggettivamente è stata spiazzata e un po’ disorientata dalla mia semplice richiesta: ogni paio di giorni mi serve un posto appartato per un dieci minuti per un’endovena. Non gliene faccio una colpa: non è una professionista. Non si tratta di viaggi organizzati nel senso più letterale del termine.

Sarò fatto male io ma quello è bastato per convincermi che non è il caso. Forse. Ci dormo su e domani vedo se provarci comunque.

Pubblicato il 23 luglio 2012 su Post notturni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 5 commenti.

  1. ho fatto l’uganda con un non-vedente e un ipovedente….nessun problema per il coordinatore

    • Per questa evidentemente sì. Amen tanto è pieno ormai. Comunque il non vedente era accompagnato e l’ipovedente per me, da quel che ricordo nei tuoi racconti, ha sbagliato. La mia situazione è totalmente diversa e purtroppo paradossalmente più difficilmente compatibile con lo standard di viaggio.

  2. sai che io vado in Turchia con avventure nel mondo e anch’io ho un sacco di dubbi. Però penso che bisogna sempre provare..come la mia impresa dell’altro sera al minigolf. Ciao Puck

  3. provare x credere 🙂

  4. bello poterselo permettere

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