Ricevere complimenti in giro per il mondo
Quando giro per il mondo ormai c’è una costante: ricevo complimenti sempre per lo stesso motivo.
Per la mia bellezza e il mio inconfondibile fascino italiano? Eh magari!
Per la mia padronanza delle lingue che mi cosentono di destreggiarmi in qualsiasi situazione? Eh no, purtroppo!
Per il mio zaino di Originale di Wimbledon? Ebbene sì. Essendo un prodotto così di nicchia è quasi una testimonianza che io ci sono stato. Che tu sia l’impiego ti del guardaroba di un museo di Wellington, un turista americano a Las Vegas o, come ieri, il commesso di un Levi’s store di Parigi, sentirai il bisogno di attaccare bottone per complimentarti e provare a parlare di Tennis. Peccato che per il fatto che, per il punto due di cui sopra, la mia interazione è sempre minima.
Pubblicato il 10 gennaio 2016 su Viaggi. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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