“Se ad Omalo non c’è…”
In questi giorni siamo ad Omalo, un piccolo villaggio (circa a 2100m slm) all’interno di un parco naturale nel nord est della Georgia, al confine con la Russia (ad essere precisi, con la Cecenia). Un giorno di trasferimento in fuoristrada. Un giorno qua. Un giorno per tornare. Questa tappa era, un po’ per tutti, uno spauracchio. Perché rappresentava l’unico pernottamento “rustico”. La parola d’ordine di questi giorni era “se non c’è ad Omalo…” E quindi si ricaricava qualsiasi cosa, si lavavano i panni, si facevano le ultime docce calde. Alla fine la situazione non era poi cosi drammatica. Ricordano un po’ i rustici di montagna da noi, ma sono puliti e non fa poi così freddo (nonostante la temperatura). Quasi tutte le stanze hanno anche un bagnetto. Nel nostro caso è esterno e se vogliamo l’acqua calda dobbiamo avvisare mezz’ora prima perché è scaldata a legna. I posti comunque sono stupendi.
Pubblicato il 15 agosto 2016 su Giorno Marmotta. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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