Nuovi Italiani Vs Naturalizzati sportivi

Conscio che forse non tutti capiranno il mio ragionamento, mi ci addentro lo stesso.

Il valore del movimento sportivo di una nazione dev’essere determinato dai soli atleti che ha cresciuto.
Il mio primo amore sportivo è stato l’hockey ghiaccio. Negli anni 90 la nazionale italiana era fatta, per la stragrande maggioranza, dai cosiddetti “paisà”: italoamericani e italocanadesi di seconda generazione, che sfruttavano il doppio passaporto. La nazionale era anche nell’Elite mondiale ma il valore del movimento italiano era da serie C.

La globalizzazione ci porta ad avere atleti con origini straniere ma perfettamente italiani. Cosa ben diversa da chi sposa una nazionalità solo per convenienza.

Quindi ben vengano i Balotelli, i Zaystev, le Larissa Iapichino. Però non capisco un Antonov, un Jorginho o, anche se mi piange il cuore dirlo, perchè è una delle poche naturalizzate che ho sentito italiane, la stessa Fiona May, madre della Iapichino.

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Pubblicato il 29 luglio 2020 su Giorno Marmotta. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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