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Ci sono giorni

Ci sono giorni particolarmente sfigati in cui tutti i nodi vengono al pettine. Anche quelli che non ci sono. Oggi è uno di quelli. Niente di trascendentale ma quando il fisico chiede il conto, devi ricordarti forzatamente tutti i tuoi limiti. Se poi ci aggiungi sfighe varie (macchina con la batteria a terra), donne isteriche e casini lavorativi che non ti lasciano neppure prenderti un solo giorno di riposo, il gioco è fatto. Sono però anche i giorni in cui tiri fuori la pellaccia dura, vedi che i tuoi guai sono in fondo gestibili e riparti anche se ammaccato. Buonanotte a tutti, domani si vedrà.

Riflessi pavloviani

Casa mia soffre periodicamente di problemi di rumorosità degli scarichi. In pratica una sorta di presa d’aria pare otturata e quindi quando qualcuno scarica si sente un gorgoglio, più o meno forte a seconda del periodo. Era un bel po’ che non lo faceva ma di recente ha ricominciato. Mi sono accorto quindi di soffrire di una sorta di riflesso pavloviano: ogni volta che lo scarico gorgoglia sento come una voce che mi dice “questa casa e inquietante”.
Chi devo chiamare? Un idraulico o…

 

Il cielo d’Irlanda

Ogni volta che sento questa canzone non posso non pensare ad una piccola siciliana. E sorridere. Perché le storie, anche quelle più importanti, possono anche finire. Ma bene.

La regola d’oro

Ieri una persona che conosco ha condiviso su Facebook questo link. Il primo pensiero è stato cinematografico: Come farsi lasciare in dieci giorni. Gran bella commedia. Il vestito giallo di Kate Hudson in una scena del film è al secondo posto dei vestiti gialli più sexy che abbia mai visto. Poi ho pensato a quella che YdR e io chiamiamo “la regola d’oro”. Forse non l’abbiamo neppure inventata noi ma la usiamo da così tanto che non sappiamo neppure da dove venga: Ogni tattica è giusta e ogni tattica è sbagliata. Infine il terzo pensiero, seguendo le associazioni logiche che mi sono venute, è stato ad una canzone. Di Marco Ferradini…

Un’ottima sceneggiatura

Oggi, scanalando sonnolente dopo pranzo, mi sono imbattuto in Will Hunting, genio ribelle. Ad un certo punto c’è questo monologo:

Se ti chiedessi sulle donne. Probabilmente mi faresti un compendio delle tue preferenze. Potrai perfino aver scopato qualche volta. Ma non sai dirmi cosa si prova risvegliandosi accanto ad una donna e sentirsi veramente felici.

Se ti chiedessi sull’amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile. Non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi. Sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te. Per saltarti dagli abissi dell’inferno.

Trovo che sia una delle più belle descrizioni dell’essere innamorato. Tutto sommato sono contento di potergli dare ragione. A ragion veduta.

Degli errori e degli insegnamenti

Ci insegnano sempre che dobbiamo imparare dai nostri errori. A parte il fatto che non è sempre semplice, io credo forse sia più importante imparare dagli errori che gli altri commettono con noi. Nella vita capita spesso di trovarsi “dall’altra parte”. Se riuscissimo sempre a pensare come la gente si è comportata con noi e come ci siamo sentiti (agendo di conseguenza) le cose in giro andrebbero almeno un po’ meglio. Peccato che molti non la pensino così e anzi si sentono autorizzati per “vendetta” a rendere la pariglia anche pacchi non c’entra. “Cosi fan tutti”, troppo spesso si sente in giro.

Luigi il pugilista

Forse sono io che, da grande estimatore di questo gruppo, riesco a leggere un significato più serio in molte canzoni degli Elio e le Storie tese. O forse no. Forse non sono significati neppure così reconditi e ora mi accingo a dire una valanga di ovvietà. Tutto parte dal fatto che stamane mi sono svegliato presto e, poltrendo a letto in attesa della sveglia, avevo una canzone degli Elii in testa. Non una delle più famose. Di sicuro una che non è fra le mie preferite. Ne parlai in questi giorni giusto perché l’amico con cui sono andato al concerto sperava la facessero e io lo irridevo un po’. Si tratta di Luigi il puglista, inserito ne L’Album Biango. È la storia di un pugile che vince tutti i match perché porta gli occhiali e gli altri non possono picchiarlo. Un giorno si invaghisce di una ragazza e per far colpo se li toglie. Da quel momento lo gonfiano come una zampogna. In fondo ora mi pare chiaro leggerci di come spesso ci si chiudA a riccio per non soffrire, per non mettersi in gioco. Poi un giorno si decide di farlo e se ne pagano anche le conseguenze. Del resto però nella vita bisogna imparare ad incassare e spesso anche ad andare al tappeto.
In effetti ha ragione Linus, che cito sempre quando richiamo una canzone degli Elii: hanno un brano per ogni occasione della vita.

 

Da un Jackson 5 all’altro

Quando viaggio io finisco sempre per pensare molto e per ascoltare molta musica. Ecco che quindi mi è venuto in mente un pensiero sulla discografia dei Jackson 5 (con chiosa finale che non c’entra).

Una volta mi trovavo molto nella canzone:

Ve l’ho proposta nella scena di Clerks 2 che adoro, anche perchè è quella in cui la stupenda Rosario Dawson cerca di insegnare a ballare ad un impacciato protagonista del film, in cui mi rivedo molto sotto questo aspetto.

Ora invece mi verrebbe da cantare:

E leggendo questo, c’è gente che mi canterebbe : 😀