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La mia sulla questione del POS ai professionisti

In questo weekend sugli organi d’informazione è scoppiato il bubbone dell’obbligo di Pos per professionisti. Una trovata mediatica perché la cosa è risaputa da mesi e non già facemmo una circolare per i nostri clienti. A ridosso della scadenza però tutti si svegliano… Rimandandovi all’articolo di Corriere.it che linko sotto, ci terrei a precisare alcune cose, in generale e sulla mia opinione:

– La norma prevede l’obbligo di dotarsi della possibilità di accettare pagamenti in moneta digitale. In teoria basta anche un conto Paypal e non per forza il Pos. Queste però sono finezze, diciamo pure che c’è l’obbligo di dotarsi del post.

– NON è vero che c’è l’obbligo di pagare in Pos. Il pagamento in contanti è consentito ancora, come ieri, fino a 100o euro

– E’ corretto dire che la norma non prevede sanzioni per chi non ottempera.

– L’errore principale della norma è di non individuare le categorie che sono interessate al provvedimento ma in genere tutti i professionisti. Personalmente trovo giusto che ogni artigiano ce l’abbia, meno che ce l’abbia un altro tipo di professionista (per esempio ogni soggetto partita iva minimo o quasi…)

– Ritengo che sia un piccolo aiuto per combattere l’evasione, nel momento in cui se uno vuole farti pagare in nero tu ti impunti per pagarlo con carta.

– Penso sia l’ennesimo gabello in favore delle banche ma del resto per un’azione del genere non c’erano molte alternative.

Pos obbligatorio per i professionisti Gli artigiani: «Un regalo alle banche» – Corriere.it.