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Storia di un allarme bomba

Ben prima che ci fossero i terribili attacchi di Parigi, a Pero si sono susseguiti diversi allarmi bomba. La storia è giunta a conclusione ma vale la pena ripercorrerla dall’inizio, attraverso gli articoli della sezione “Pero” di MilanoToday.

Il 12 ottobre un primo articolo, riferendosi ad un allarme scattato il 9 ottobre e conclusosi con un nulla di fatto. Non senza aver mobilitato artificieri e carabinieri.
Il 20 ottobre un secondo articolo, riferito al 17 ottobre e parla del terzo allarme bomba. Anche qui artificieri e carabinieri si fanno una scampagnata nel ridente paesino dove abito.
Un terzo e ultimo articolo scrive la parola fine sulla vicenda, anche se le date non dei presunti allarmi non coincidono precisamente con quelle riportate nei precedenti articoli. Vista la fonte, non mi stupisce più di tanto. La realtà dei fatti dovrebbe essere che una signora, per evitare che un artigiano che le aveva fatto dei lavori in casa tentasse di incassare un assegno scoperto, telefonava in banca per farla chiudere per un allarme bomba. Una bella denuncia per procurato allarme non gliel’ha levata nessuno. Penso anche un’altra per emissione di assegni a vuoto…

Non ci sono più le banche di una volta

Non ci sono più le banche di una volta. Non parlo dei grandi istituti, intesi nel senso no global del termine. Parlo delle piccole e singole filiali. Mi sono reso conto che tutto era cambiato quando ho iniziato a vedere all’ingresso cartelli del tipo “questa filiale non dispone di contanti” o qualcosa del genere. Ma come? Sei una banca e non hai contanti? a chi devo chiederli allora??? Il passaggio successivo è stato quasi consequenziale: meno contanti, meno appetibile per rapine, non serve più la guardia giurata. Così il paffuto poliziotto provato che prima stazionava stabilmente all’ingresso e stato sostituito dalla videosorveglianza. Però, per fare ai clienti la sensazione di maggiore vigilanza, è stato posto un televisore che in teoria mostra l’immagine dell’agente che controlla i monitor. Non credo di essere l’unico malfidente che si è chiesto se l’immagine fosse in diretta e così alle spalle ora campeggia quasi sempre un orologio con datario. Al malfidente che è in me però resta ancora un dubbio: quante filiali contemporaneamente dovrebbe controllare una sola tele-guardia?

Non potrei mai lavorare in banca…

… Se non altro per questioni alimentari.
Tirare fino alle 14 per pranzare non è concepibile per il mio fisico. Già alle 11.30 io muoio di fame.
Neanche dire “faccio colazione tardi” perché alle 8,30 attaccano come me. I loro piani ferie basterebbero a compensare una quotidiana sofferenza?