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La Milano da bere, oggi.

Quando torno da un viaggio, spesso mi viene chiesto se la vita in quel paese è costosa. A parte un paio di casi (New York e Londra su tutti), in genere rispondo di no. Però il problema è che io ho una visione distorta da milanese. Da noi ormai è quasi inconcepibile uscire a cena e spendere meno di 30 euro. Una birra cosa come un cinema e non parliamo dei cocktail. Anzi parliamone, di seguito un agghiacciante prospetto sui costi degli happy hour milanesi.

In morte dell’Happy Hour, l’aperitivo milanese delle 18 | Dissapore.

Amsterdam: le biciclette

L’Olanda, assieme alla Cina, è nell’immaginario collettivo la terra delle biciclette. In questi giorni ad Amsterdam notavamo, assieme a Ydr (aka ilbianchi) che sono del tutto particolari quelle più diffuse. Prima di tutto per la seduta e il manubrio, entrambi molto alti, che attribuiscono quindi una posizione molto impettita. Poi ci sono le peculiarità tecniche: sono senza freni, quindi si rallenta coi pedali, in modo non certo repentino. Anche per questo forse i ciclisti hanno la precedenza anche sui pedoni.

Comunque devo dire che i ciclisti olandesi sono molto più disciplinati di quelli italiani: rispettano i sensi unici e i sensi di marcia. Non troverai mai ciclista andare contromano al grido “il senso unico è solo per le auto, io sono nel diritto di fare ciò che mi piace”. Cosa peraltro sbagliatissima.