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I videogiochi nella vita reale

i videogiochi sono spesso visti come una perdita di tempo, qualcosa che non ha il minimo ritorno pratico nella vita reale. A parte il fatto che scrivendo di videogiochi mi sono ripagato anni e anni di vacanze estive (e già questo mi sembra un’utilità non da poco nella vita reale), ogni sera quando attraverso la stazione metropolitana di Cadorna, cercando di raggiungere i tornelli senza venir travolto, ringrazio l’esperienza maturata giocando a frogger. 

 

Musicisti di strada

Sotto la tettoia di piazzale Cadorna, il livello medio dei musicisti di strada che si alternano è abbastanza buono. Quando però ne trovi uno che canta Gaber, il milanese (non è lmbruttito) dentro di te ha un sussulto di compiaciuto orgoglio.

Vi (ri)propongo l’originale.

 

Venchi in Cadorna

Ormai da più di un anno ha aperto un bar Venchi in piazzale Cadorna a Milano, a pochi passi dal mio ufficio. Tutti subito in bave. Venchi di qua, Venchi di là. Che bello, che buono. Il natale 2013 è stato tutto un fiorire di sacchettini di cioccolatini a destra e a manca. Ne è arrivato uno anche a me. Buono ma nulla di chi facesse gridare di gioia. Poi ho provato il bar. Cappuccino nella norma e sinceramente la brioche non mi fece impazzire. Gli darò un’altra chance, mi dissi. Ieri l’ho fatto. Stessa identica impressione. In più 2,60 euro per cappuccio e brioche al bancone mi sembrano troppi…

Ironia portami via

Milano. Piazzale Cadorna. Ore 18.15. Diluvia. Giornata grigio autunnosa che pIù grigio autunnosa non si puo’. Il complessino musicale che suona The Girl from Ipanemap pare leggermente una presa per il deretano.

Lotta comunista

Da quando frequento la stazione di Cadorna, quindi da circa vent’anni, periodicamente c’è qualche volontario che cerca di vendere “lotta comunista”. In genere sono sempre stati soggetti che incarnavano il perfetto stereotipo dell’attivista da centro sociale. Si devono essere resi conto che le vendite erano in drammatico calo, oppure hanno un volontario che ne capisce particolarmente di marketing e cerca di allargare il suo target di clientela. Fatto sta che si presenta in camicia e cravatta ed e molto spigliato. Sembra quasi un mix tra uno studente della Bocconi, un testimone di Geova e un cabarettista. Oggi l’ho incontrato pure davanti al tribunale e mi ha puntato. “Compagno!” Ha esordito sorridente alzando il braccio in segno di saluto “rivista comunista?” No grazie, replico io sorpassandolo “dai! Per una volta” insiste sorridente “per oggi fai il bolscevico!” A quel punto ammetto che stavo sghignazzando per la battuta e stavo quasi per tornare indietro ad acquistare. Chapeau

Bentornato Ago

Spacchettano dopo un po’ di pulizia. Onestamente a me piace.

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L’evoluzione della band rom

I suonatori Rom sono un classico metropolitano da sempre. La tradizione li vorrebbe grandi violinisti ma aimè la realtà attuale è fatta di molti mendicanti sui mezzi pubblici che spesso non sanno proprio suonare. Piacevole eccezione la band che da un po’ di settimane occupa un posto fisso la mattina davanti alla stazione di Cadorna. Come potete notare dalla foto la formazione è piuttosto composita e completa, tra l’altro anche di qualità. Il repertorio è un filino ripetitivo (ogni mattina uscendo dalla metropolitana sento sempre lo stesso brano) però tutto sommato non è male.

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Il Carsharing economico ed ecologico (AGGIORNATO)

Io lavoro in centro a Milano, verso la stazione di Cadorna. Venire qui in auto è un suicidio e un salasso. Traffico, ecopass, posteggio scarso e costoso.
Le Ferrovie Nord però ci hanno aperto proprio sotto l’ufficio il servizio di Car Sharing con auto elettriche e ibride. Oggi lo abbiamo provato, con somma soddisfazione in fatto di comodità e di costi.

Confrontiamo una situazione tipica in cui dall’ufficio devo andare fuori Milano per forza in auto.

Andando con la mia auto devo:
– tornare a casa in pausa pranzo
– prendere l’auto e farmi tutta la tangenziale
– se voglio tornare in ufficio devo comprare l’ecopass (5 euro) e il posteggio (2 euro all’ora). Ammesso di trovare posteggio. Se invece torno a casa, il pomeriggio è ormai andato.

Con il carsharing, come ho fatto oggi è così andata:
-alle 14,30 sono sceso, in 10 minuti (c’è stato qualche problema tecnico coi terminali) mi hanno dato l’auto.
– sfruttando anche le corsie preferenziali vado alla mia destinazione (l’autonomia dell’auto è circa 100km)
– ritorno comodamente sotto il mio ufficio.

Il costo? Entro le due ore 5 euro. Per le successive ore altre 5 euro l’ora.

Vantaggio di costo. Vantaggio di comodità. Vantaggio di produttività.

Mettiamoci anche il vantaggio ecologico, visto che per la prima volta ho usato un’auto elettrica.

AGGIORNAMENTO: evidentemente non ho fatto un post a prova di precisetti, quindi specifico. Io ho un abbonamento atm che uso quotidianamente, quando però DEVO prendere l’auto per lavoro era (fino ad oggi) una gran perdita di tempo e denaro. Il Carsharing mi consente di guadagnare in produttività e risparmi.