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La crisi è (anche) uno stato mentale
La crisi c’è. La crisi si vede, si sente, si tocca. Però la crisi è anche una cosa che ti entra nella testa. Subdola. Ti influenza anche oltre il lecito. Io onestamente posso far tutto fuorchè lamentarmi. Certo ho molto da fare sul lavoro e lavoro anche rognoso ma…capperi ho fin troppo lavoro! Nonostante questo io sono tutto il giorno immerso nella crisi, tra clienti e fallimenti. Quindi mi rendo conto che sono permeato da un pessimismo che mi spinge a essere fin troppo morigerato. Chi mi conosce potrebbe mandarmi a quel paese se dicessi che sto diventando tirchio ma la verità è che mi sforzo di concedermi qualche piccolo vizio perché altrimenti sarei troppo ascetico. Senza scomodare Tonino Guerra e il suo “come si fa a non essere ottimisti?” forse una piccola chiave per svoltare dovrebbe esser quella di essere realisti ma non pessimisti. Proviamoci.
In fondo Rodolfo De Angelis la sua semplicistica ricetta per uscire dalla crisi (del ’29) l’aveva data…
Chi ce l’ha li metta fuori
circolare miei signori e chissà…
che la crisi finirà!
