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Ma è una nostra pizza?

Pero ha una densità di pizzerie per abitante davvero ragguardevole. Per sostenere l’economia locale ecco che ogni tanto stacco dal frigo uno dei listini prezzi e ordino una pizza. Ho la passione per prenderle con le peggio porcate sopra, in genere pure in combinazioni che ne moltiplichino la pesantezza. La capostipite di tutte le pizze pesanti peresi era la “Del Baffo”, da me chiamata “al topo morto” per il piacevole olezzo che lascia in casa una volta finita. Condimenti: cipolle, capperi, tonno, acciughe.
La mia ricerca dell’unteria sulla pizza mi porta a ordinarne di non molto gettonate. Qualche tempo fa, col mio amico Andrea, rimanemmo un po’ in attesa al telefono perchè chi prendeva l’ordinazione non trovava la nostra pizza sul menù. Ieri sera sono andato oltre. Chiamo, dico la pizza, resto in attesa. Sento il tipo che sacramenta, mi richiede il nome, torna a cercare. Alla fine mi fa: “ma è sicuro che non la prende in un’altra pizzeria questa?” No, sono sicuro, ho in mano il vostro depliant da cui ho anche preso il numero, sono sicuro! Alla fine l’ha trovata. Per la cronaca ieri sulla pizza c’era: uovo, cipolla, pancetta e qualcos’altro che non ricordo.