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Gli affari sono affari

Si dice spesso che la guerra dell’Isis (e dei terroristi in genere) è una guerra di religione. Però quando si tratta di affari, evidentemente non si va troppo per il sottile. Ecco che una notizia che leggo oggi, e vi posto qua sotto, racconta degli ingenti affari militari tra Israele e l’Azerbaijan, paese mussulmano e tra quelli che maggiormente spende in armamenti.

Sorgente: Nagorno-Karabakh, l’Armenia protesta contro uso drone suicida israeliano – Spondasud | Spondasud

Le guerre fredde

Oggi mi imbatto nel lancio di agenzia che leggete qui sotto. Ci sono guerre di cui nessuno parla che, con diversi livelli di violenza, sono in corso dagli anni novanta. Un esempio è quella del Nagorno-Karabakh. Fa impressione pensare che un “piccolo” conflitto come quello abbia già generato trentamila vittimi…

(AGI) – Yerevan, 25 set. – Quattro soldati armeni sono stati uccisi dalle truppe azere in scontri a fuoco lungo il confine tra i due Paesi. Lo si apprende dal ministero della Difesa del Nagorno-Karabakh. Gli scontri nell’area del Nagorno-Karabakh hanno gia’ causato 30mila morti dalal fine dell’impero sovietico. L’Azerbaigian per ora non ha fornito alcun commento. (AGI) .

Sorgente: Armenia: 4 soldati uccisi da truppe azere in scontri al confine

Una guerranonguerra dimenticata

Un interessante articolo, anche se con un paio di imprecisioni non fondamentali (Vabbè… L’Armenia non è esattamente in europa…)
Nagorno Karabakh, 20 morti per scontri sulla linea del “cessate il fuoco” tra Armenia e Azerbaijan – Repubblica.it.

Seguendo il filo rosso…

A volte, seguendo delle notizie che sembrano marginali o non direttamente collegate, si trova una logica di fondo. Come molti di voi sapranno, seguo con un certo interesse e simpatia le vicende armene. L’altro giorno un’intervista ad un generale russo, in merito alla questione del Nagorno Karabach, aveva non poco infastidito le autorità azere. Negli ultimi mesi infatti i venti di guerra avevano cominciato a spirare gelidi. Di oggi invece la notizia di un imminente incontro tra i presidenti armeno e azero. Evidentemente l’orso russo da quelle parti fa ancora paura. Mostrare i muscoli a volte è utili per indurre a più miti consigli…

Come si fa a non essere ottimisti?

E’ morto Tonino Guerra. Per molti era solo il vecchietto che in uno spot diceva “come si fa a non essere ottimisti!”. Lo ammetto, anch’io l’ho conosciuto così. Però poi ho scoperto che aveva ben altro spessore. Poeta e sceneggiatore, quando sono stato a visitare la casa museo del regista armeno Sergej Paradjanov ho trovato traccia solo di due italiani: Fellini e Guerra. Ciao Tonino.