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Brillare di luce altrui 

Ieri il mio blog ha avuto una delle sue giornate di massimo splendore in termini di numero di visite. Il motivo? Il rilancio di un articolo da parte di una blogger sul propria bacheca di Facebook. Nella fattispecie è una donna che ha un blog per mamme. Questo mi fa fare i conti con la pochezze delle mie pagine: se questi sono quelli che seguono i link della sua pagina Facebook, chissà che numeri fa con i post del blog! Ma tant’è, complimenti a lei e io continuo a combattere i miei mulini a vento per vedere se qualche persona in più decide di seguirmi.

Per ringraziarla, nel mio piccolo, ricambio il link. Potete visitare il sito cliccando sull’immagine qui sotto.

Diversità di prospettive

Ieri stavo scambiando alcuni messaggi con una mia carissima amica nonpiùtantoneo mamma. Ad un certo punto lei ha dovuto chiudere il discorso, richiamata all’ordine dalla sua pargola. “Scusa” mi scrive “ma ora si gioca col duplo”. Lo ammetto, per un lasso di tempo più lungo di qualche attimo ho pensato “ma come si fa a giocare con una barretta al cioccolato?”

Guantanamo Elementare

Già il lunedì mattina è duro di suo, se poi (come è capitato a me oggi) in metropolitana ti trovi di fianco il classico e famigerato trio di mamme lamentose, la giornata parte in salita come neppure il Galibier (e con questa similitudine faccio felici gli amici cicloamatori). Il tema di oggi erano “i corsi sportivi” dei figli. A prendere la scena è stata la classica mamma alfa che si lamentava dell’insegnante di nuovo del figlio, al punto che gli aveva cambiato corso. Cosa faceva di tanto atroce? A quanto pare una tecnica che la mammina aveva subito da giovane e che l’aveva traumatizzata: secchi d’acqua in testa per abituare il bambino a tenere la testa sott’acqua. Ohhh che orrore (e ve lo dice con sarcasmo uno che comunque nuota malissimo e con la testa sempre fuori…) manco gli avessero fatto del waterboarding! Ma dove lo mandava a nuoto? A Guantanamo?