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Olio di palma, Greenpeace e la Nutella
Da parecchio tempo ormai va di moda dare contro all’olio di palma.
Da parecchio tempo cerco di capire perchè.
Inizialmente le critiche si concentravano sul fatto che facesse male. Da quel che ho capito si sono prontamente smontate. Nel senso che non è un alimento del quale si deve abusare, come di zuccheri, grassi ecc…, però di per sé non è dannoso come il fumo. Eppure per certa gente, è il nuovo demonio.
Decisamente più sensate le critiche che parlano della deforestazione per far spazio a piantagioni di palme, per estrarne poi l’olio. Fortunatamente anche qui la situazione sta, piano piano, migliorando. Di certo il problema è REALE e GRAVE, però è anche vero che associazioni come Greenpeace e il Wwf hanno riconosciuto che alcuni grandi produttori stanno svoltando su produzioni più sostenibili.
Sorgente: Olio di palma, Greenpeace e Wwf danno ragione alla Nutella – IlGiornale.it
Stop vivisection?
Chi di voi ascolta Virgin Radio, o altre radio anche non del medesimo network, è stato tempestato dalla pubblicità che invitava a sottoscrivere la petizione Stop Vivisection. Questa iniziativa popolare aveva il fine di smuovere il parlamento europeo al fine di sospendere la sperimentazione medica sugli animali.
Come sapete se mi conoscete, sono solito dire che se non fosse per questa sperimentazione, io da tempo guarderei l’erba crescere da sotto. La mia posizione in materia quindi è decisamente formata da tempo. Ieri mi è stato girato un interessante articolo dell’inverno salute se Il Sole 24. Ne consiglio la lettura a tutti, indipendentemente dalla vostra posizione.
Nature accusa l’Italia per il metodo Stamina
La prestigiosa rivista scientifica Nature attacca l’Italia per le apertura al metodo Stamina. In pratica la stessa cosa che ho scritto io in un post giorni fa. Stupisce che si accusi anche il vaticano per le aperture verso le sperimentazioni sulle staminali… io ero rimasto che se mai si accusava la Chiesa per posizioni di segno opposto.
La Stampa – Staminali, Nature accusa l’Italia: “Non usare i malati come cavie”.
