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Occhio non vede, passeggero non duole
Strano non averci pensato prima! A quanto riferisce MilanoToday, nella rinnovata Stazione Centrale i cartelli sugli arrivi sono solo nei sottopassi. A detta della testata online, uno stratagemma per mascherare i mostruosi ritardi. In effetti, anche se ormai non si puo’ più accedere ai binari per aspettare i propri cari (e quindi l’informazione sul binario è superflua), se qualcuno è lì per aspettare, sapere quando arriverà il treno potrebbe essere un’informazione vagamente utile…
Qualcuno passato di recente in Centrale conferma?
Sorgente: Treni sempre in Ritardo: e in Stazione Centrale scompaioni i tabelloni degli arrivi
Ho provato Amazon Prime Now
Venerdì sera, senza averne una stringente necessità, ho provato Amazon Prime Now. Mi interessava soprattutto testare la spesa alimentare e devo dire che non è che ho trovato poi molto. Al momento di “fresco” (carne, frutta e verdura) non c’è nulla ma anche di prodotti banco frigo e surgelati non c’è molto. Ne ho approfittato per prendere diverse bottiglie, evitando così il peso della spesa tradizionale. Ho mandato l’ordine alle 18.30, con consegna nella fascia oraria 20-22. Alle otto e cinque minuti mi arriva la notifica che Manuel si stava dirigendo al mio indirizzo. Pensando che quella notifica fosse mandata quando ero il prossimo nella lista consegne e non meramente partiva, ho iniziato a seguirne o movimenti sulla mappa integrata alla app. Lainate, Rho, Legnano, Seguro. L’ho visto girare tutta la zona nord ovest di Milano. Alle 21.55 ricevo una telefonata da un cellulare “salve, sono di Amazon prime. Volevo avvisarla che per errore lo spedizioniere ha segnato che ha effettuato la sua consegna e le arriverà la notifica. Sta comunque arrivando, lei è il prossimo. A pensar male si fa peccato ma non sempre si sbaglia: è arrivato poi alle 22.30 ma mi ha dato per consegnato prima per non far figurare che non aveva rispettato i termini. I prodotti alla fine erano a posto, anche i surgelati non avevano sofferto più di tanto. Comunque questo Prime Now non so se lo riprovo.
Expo e i due lati della medaglia
Ieri, complice il bel tempo e gli amici che hanno fatto anche loro l’abbonamento a Expo, ho fatto una prima visita. Sono entrato dalla porta sud, quella che passa da cascina merlata e devo dire che la strada è meno lunga di quanto pensassi e soprattutto è un ingresso molto meno usato rispetto alla porta ovest.
Tempo quindi per qualche sensazione preliminare a caldo.
La struttura è molto più imponente, estesa e quasi monumentale di quanto pensassi. Sembra impossibile che siano riusciti a fare tutto questo, considerando quello che è successo e i ritardi che si erano accumulati.
Non è tutto oro quello che luccica. Gli stand secondari (quello delle regioni italiane) e dei servizi complementari, sono visibilmente incompleti e anche casa Italia avrà bisogno ancora di qualche settimana.
Degli stand nazionali, qualcuno è davvero impressionante. Ne ho visto comunque pochi perché in una giornata intensa sono riuscito a visitarne meno di un quarto. C’è chi ha ben interpretato il concetto del cibo, altri si sono limitati a fare una vetrina del proprio paese. Nella maggior parte dei casi sono sempre visite che meritano.
A livello di pubblico sarà un successo, soprattutto gli ingressi a 5 euro dopo le 19, visto che è molto piacevole anche andar lì per una passeggiata con amici, magari solo per mangiare qualcosa o bere un bicchiere in una delle tante terrazze panoramiche.
Il seme della polemica
Ieri, alle 7,50 scendo in metro. Il cartello indica un’attesa di 11 minuti, una cosa assurda per una giornata lavorativa. Io che normalmente sono un forte sostenitore dei mezzi pubblici, mi inviperisco, scatto una foto e la spedisco su Twitter all’account dell’atm. Dopo pochi secondi però si scopre che il problema è di cartello e non di linea. Mentre ancora il monitor mostra 8 minuti di attesa, arriva il treno. Vorrei allora cancellare il tweet ma non è così facile: in pochi secondi è stato ritwittato è segnato nei preferiti. Nessun mio tweet aveva avuto una diffusione così istantanea. È proprio vero che, in rete come dal vivo, basta fare polemica.


