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Vita da single

Sono tornato single da qualche mese. Ebbene sì. Qualcuno lo sapeva, qualcuno no, qualcuno non sapeva neppure avessi avuto una storia.
Fatto sta che comunque, visti i ritmi frenetici del lavoro e le poche occasioni mondane di conoscere gente nuova, sono tornato su alcuni siti per single. Con esiti alterni e per buona parte preventivati. Il classicissimo è Meetic. Il più famoso e il più frequentato. Peccato che sia popolato da così tanti fake (aka: uomini che si fingono donne e aprono account falsi), straniere in cerca di permesso di soggiorno e “professioniste del mestiere”, che sia quasi impossibile fare conoscenze normali. Un servizio più elitario è Parship, altresì noto perchè si appoggi al sito di R101. Qui il problema è che è così di nicchia che ci sono pochissime persone e, per la mia esperienza, anche così deluse e inacidite da esser poco propense alla conoscenza. La new entry, suggeritami da un’amica, è Adotta un ragazzo. La struttura è intelligente perchè gli uomini non possono scrivere ma mandare solo una sorta di bip, per giunta contingentato giornalmente, alle donne. Questo fa sì che le fanciulle non siano vessate da maree di messaggi (spesso sconci) e che possano selezionare a chi vogliano concedere parole. Il rovescio della medaglia, per un uomo, è che la scelta avviene quasi solo attraverso la foto e dalle poche info sulla scheda, che nessuna legge mai o quasi. Qualche dubbio solo sulla presenza possibile di fake. Insomma, nel terzo millennio non si devono demonizzare certe forme di conoscenza ma usarle, affiancandole a quelle tradizionali.