Nintendo è morta e non lo sa

Giorni fa, scherzosamente, commentai con la frase del titolo uno status su facebook. Non l’avessi mai fatto, da lì sono stato tacciato come eretico e mi sono trovato in una vera e propria guerra di fanboys.

Però quella frase, scritta scherzosamente, per me è vera. Dal punto di vista più aziendalistico del termine. La Wii è una console che ha fatto la sua fortuna grazie al primo controller di movimento uscito sul mercato. Il primo almeno degno di questo nome. Rivoluzionario, non sono certo io a negarlo. La wii però aveva ed ha due grossi problemi, che col tempo stanno emergendo.

Il primo è che non ci sono praticamente mai stati prodotti degni di nota da parte di software house terze. Tutti i titoli guida sono prodotti da Nintendo. Xbox360 e Ps3 hanno una situazione ben diversa alle spalle, anche se per molto tempo si è detto che la console Sony sia difficile da programmare.

Il secondo è che la Wii, intesa come architettura di console, è nata vecchia. E’ un GameCube spolverato e con un controller nuovo.

Nintendo in questi anni ha rastrellato il mercato dei casual gamer, cioè di colore che fino ad oggi non avevano mai videogiocato o quasi. Però ora la pacchia è finita e le novità all’orizzonte non mi sembrano all’altezza di rinverdire i fasti del recente passato.

Anche il 3Ds lascia molto il tempo che trova ma quello è un problema generalizzato del comparto portatile, che subisce il rampante ingresso sul mercato degli smartphone.

I dati di bilancio parlano chiaro. Le vacche grasse per Nintendo sono finite. Con buonapace dei Fanboys di Mario e Zelda.

Personalmente per la grande Enne vedrei bene un futuro da software house pura, strada percorsa già in passato dalla Sega.

Pubblicato il 24 novembre 2011, in videogiochi con tag , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. con wii-U ha consacrato la sua morte. se wii era un gamecube spolverato, wii-U sono 3 wii spolverate. senza giochi nintendo e senza supporto terzi. e tagliata fuori.

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