La bellezza del turismo sportivo

Io faccio turismo sportivo. Non nel senso che lo faccio per sport ma che viaggio per vedere eventi sportivi o luoghi particolarmente importanti. A volte è una interessante appendice in un itinerario più ampio. A volte è la scintilla che fa partire il viaggio e poi a ruota si vede anche il resto della città o della regione. Forse i più snob e integralisti della vacanza culturale storceranno il naso ma chi se ne frega, non sanno che si perdono.
Iniziai nel corso del mio primo viaggio oltreoceano, nell’ormai lontano 1996. Nel corso del coast to coast del Canada, non mancammo di inserire nel nostro itinerario: il palazzetto dei Montreal Canadiens, la statua di Gretzky fuori dal palazzetto di Edmonton, i parchi olimpici di Calgary e Montreal (le olimpiadi di Vancouver erano ancora in là a venire). Negli anni ho proseguito infilando partite di vari sport quando andavo negli states: baseball, hockey, basket. Più di recente, oltre ad una visita al Camp Nou, mi è capitato di andare diverse volte a Londra per degli eventi. Le “trasferte” inglesi di nfl e nba ma soprattutto Wimbledon. Poche volte mi sono emozionato, davvero come un bambino, come nel momento in cui ha varcato i cancelli del circolo.
Obiettivi futuri? Ho già in tasca dei biglietti per le olimpiadi e prima o poi vorrei vedere un’edizione dei British Open a St. Andrews.

Pubblicato il 5 aprile 2012, in best post con tag , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

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