Risparmio energetico (forzato)
Ieri dovevo andare dal mio ufficio (Milano Cadorna) ad Ornago per lavoro. Come di consueto ho preso a noleggio un’auto elettrica del carsharing E.vai. Si tratta di un servizio sconosciuto ai più, perchè più rigido di altri concorrenti, ma che ha (economicamente) i suoi aspetti positivi. Innanzi tutto avevo sottostimato la tratta, che pensavo sotto i 30 chilometri. Si trattava invece di circa 38. Andata a e ritorno siamo a 76. In pratica poco più dell’autonomia dell’auto. In più inizialmente ero partito “garibaldino” alla guida. In più col freddo, mi hanno spiegato poi, la resa delle batterie è minore. Fatto sta che ad un certo punto ho temuto selvaggiamente di non riuscire a riportare l’auto al deposito. Ho allora iniziato tutta una serie di procedure di risparmio energetico:
- piede molto dolce sull’acceleratore e in fase di frenata ho cercato di recuperare il più possibile
- spenta la radio
- mai acceso il riscaldamento e, quando si sono appannati i vetri, ho aperto il finestrino per non far partire le ventole.
Alla fine ce l’ho fatta ma veramente l’autonomia è ancora il grande problema delle auto elettriche.
Pubblicato il 15 dicembre 2016, in Giorno Marmotta con tag auto elettrica., auto elettriche, autonomia, car sharing, carsharing, e.vai, evai, risparmio energetico. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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