Una mattina nella bolla

Stamane sono rimasto a casa perchè non stavo bene. Niente di clamoroso, ordinaria amministrazione da emofilico. Polemicamente potrei far notare che faccio molti meno giorni di “malattia” io di certa gente sana che vedo al lavoro. Ma tant’è. Sono fortunato io.

Comunque, dato che mi capirà pochi giorni l’anno, è una sensazione strana. Di sicuro Mrs Puck avrà pensato che abbia passato il tempo attaccato alla Play. In realtà non è stato così.

Un po’ ho lavorato in connessione remota. Un po’ ho fatto, ma soprattutto ricevuto, telefonate di lavoro. Un po’ ho cazzeggiato online. 

Soprattutto mi sono ritagliato un bel po’ di tempo per leggere una graphic novel che una cara amica mi ha regalato ormai due Natale fa. Si intitola “Cronache di Gerusalemme”, di Guy Delisle. E’ il diario a fumetti della vita in Israele di questo disegnatore, marito di un medico impegnato in una ONG. Leggero nella sua serietà. Interessante e coinvolgente.

Ora però meglio che mi prepari il pranzo… alle 14 devo essere a litigare all’Agenzia delle Entrate di Rho. L’ufficio pubblico che odio di più in assoluto.

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Pubblicato il 6 aprile 2017 su Giorno Marmotta. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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