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Il figliol prodigo su ghiaccio
Il Milano, o il Saima come sarà sempre per i mezzi matusa hockeistici come me, è stato il mio primo amore sportivo. Come tutti gli amori ha vissuto di alti e bassi. Sarebbe semplicistico ed errato dire che me ne sono allontanato quando si era finiti in A2. La realtà è che già da qualche anno non frequentavo più il palazzetto. Mentre si vincevano scudetti a raffica, l’ambiente non era più quello che piaceva a me e senza destare troppo scalpore mi ero eclissato. Ora nel finale della scorsa stagione mi sono riavvicinato all’hockey prima e al Milano poi. Riscoprendo i vecchi amici e il piacere del palazzetto. Quindi come un perfetto figliol prodigo, mi sono abbonato per la prossima stagione agonistica.
