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Gente che non sa volare basso

minettiC’è gente che proprio volare basso non sa cosa voglia dire. Non so se perchè sprezzante delle conseguenze oppure perchè proprio non ci arriva. Prendiamo l’ex igienista dentale Minetti Nicole.

Se tutta italia ti prende ad emblema dell’antimeritocrazia e dei valori distorti della politica italiana, se è umore diffuso che non è certo per la tua preparazione politica che sei finita in certi posti… se non riesci con valide motivazioni a smontare queste tesi…almeno vola bassa. Cerca di non farti notare soprattutto in un periodo di livore nei confronti della casta.

Lei no. Invece continua a postare sul suo account di instagram foto provocanti in mostra la bella vita che fa, col suo vitalizio.

Genio del male o apoteosi dell’ingeniutà? (nb lo ammetto, la prima stesura del pezzo aveva un altro termine, ma temo le querele)

Tre storie di campioni disabili

Oggi l’Italia alla paralimpiadi ha fatto il botto con delle medaglie pesanti, dietro alle quali stanno tre storie diverse.

Tutti stanno acclamando (giustamente) Alex Zanardi che, dopo aver perso le gambe per un incidente di gara che tutti ricorderanno, ora ha vinto la medaglia d’oro sulla hand bike.

La seconda storia è quella di Annalisa Minetti, già premiata con qualche premio minore a Miss Italia (credo), già partecipante a Sanremo e ora medaglia di bronzo nei 1500, superata da due ipovedenti, lei che è clinicamente cieca. Bella e brava. Tecnicamente è stata anche mia compaesanea.

Leggendo però di questi due mi sono imbattuto in una storia che non conoscevo, perché se è vero che l’atletica cerco di seguirla abbastanza, certe notizie non sempre è facile reperirle. Ma rimaniamo a oggi. Assunta Legnante vince l’oro alle paralimpiadi nel getto del peso. Come? Mi dico, non era una campionessa di lancio del peso normodotata??? Leggo e scopro che ha perso la vista per colpa di un glaucoma. Dall’oro europeo del 2007, all’oro paralimpico del 2012. Complimenti però io mi metto nei panni delle sue povere avversarie. Prima di lei il limite nella sua categoria di disabilità era al di sotto dei 12 metri. Oggi ha fatto 16.74. Come per Zanardi vale il discorso che l’agonismo e il piacere di fare sport va oltre la disabilità. L’argento della seconda però moralmente vale un mezzo oro.