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Web, una lettera e sei gradi di separazione
Si sa che sul web sbagliare una lettera, digitando un indirizzo, puo’ fare tutta la differenza del mondo. C’è tutto un mercato di domini web “simili” a domini famosi che potrebbero generare traffico web (quindi visualizzazioni di banner, quindi soldi) per dei meri errori di battitura.
Oggi provavo ad andare sul sito dell’Olimpia Milano di Basket per vedere l’orario del prossimo match in casa. Da buon Re dei Refusi (e i miei lettori quantomeno non sporadici sanno quanti ne faccia) scrivo “Olympia”. Finisco quindi su questo sito. Ok, direte voi, si cambia una lettera e si finisce su un sito di marmitte. Allora? Bhè che la vita è strana: è la ditta dove lavorava mia nonna. Credevo fosse ormai chiusa e invece è ancora lì, nello stesso identico posto.
Sei Gradi di Separazione
La teoria dei sei gradi di separazione per me potrebbe benissimo avere dignità di legge scientifica.
Domenica ero alla festa di compleanno del mio cugino acquisito (alias: il marito di mia cugina). Ho rivisto dopo tanti anni le ragazze della squadra di pallavolo per la quale facevo il dirigente accompagnatore. Una di queste salta fuori a dirmi che sta con uno che mi conosce. Alla fine si scopre essere un mio amico d’infanzia della compagnia della montagna. Un caro amico ma che non vedo da vent’anni. Peraltro neppure milanese.
Siamo veramente abitanti tutti di un piccolo paesello ormai.
Sei gradi di social network
La teoria dei sei gradi di separazione, da cui anche un bel film con un giovanissimo Will Smith, spiega che tutte le persone di questo mondo sono ricollegabili attraverso una catena di massimo sei persone. Touch? Qualcuno di voi ha nominato Touch? Il nuovo telefilm interpretato da Kiefer Sutherland. La storia è quella e già qui c’è un primo incrocio strano perchè nel film di cui sopra recitava Donald, padre di Kiefer. Ma non è di questo di chi vi volevo parlare.
In questo periodo di social network capita di saltare di contatto in contatto e qualcuno ti capita di aggiungerlo anche se non lo conosci direttamente.
Poi capita come ieri mattina quando ti arriva la notifica che una persona ha sottoscritto il tuo blog per seguirlo stabilmente. Pensi ci sia arrivata in chissà quale modo. Poi passi su twitter e scopri che quella stessa persona sei tu che la segui su quel social network. Allora scavi nella memoria e provi a capire quali gradi di separazione ti hanno portato lì. Ma non ci riesci. Insomma, giovane giornalista di Cremona, come ci siamo incrociati? 🙂
