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Sono un pericoloso sovversivo 

Ieri sera ero a vedere l’olimpia Milano al forum. Pioggia torrenziale e io dovevo attendere gli amici per entrare. Li aspettavo quindi al coperto, vicino ai controlli di sicurezza per l’ingresso in tribuna. Qui due solerti carabinieri requisivano tutti gli ombrelli con punto, scatenando l’ira dei più. Si stava quindi formando un cumulo di ombrelli, che volevo fotografare per pubblicare su internet. Ho fatto due o tre foto per vedere quella che mi piaceva di più. Arriva uno dei caramba “lei ci stava fotografando?”. No, replico io, fotografavo gli ombrelli. Gli faccio vedere la foto messa su Facebook (che vi allego qua) e gli chiedo se devo toglierla. Lui dice di no ma deve controllarmi i documenti. Prende la mia carta d’identità e si allontana. Dopo due minuti torna, dice che è tutto a posto, mi fa il saluto e se ne va. Il gesto mi è sembrato un po’ strano. Non so se lo fanno, appunto come saluto, sempre a tutti. Una lettura alternativa è che sulla loro banca dati al mio nome appaiano abbiante tutte le nomine che ho dal tribunale… non escludo mi abbia scambiato per un magistrato.

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Il post dell’anno

Mi sono accorto che ho trattato il post più letto di dicembre ma non quello più letto di tutto il 2015. Il podio è interessante e variegato.

Al terzo posto un pezzo che non è neppure del 2015 ma bensì del 2014. Si dev’essere così ben posizionato nei motori di ricerca che quasi ogni giorno ha portato il macinato: Top Five: film sull’hockey

Medaglia d’argento per un post recente ma che dev’essere arrivato sui motori di ricerca al momento giusto. Vi raccontavo della chiusura del car sharing Twist e di come lo avessi appena sottoscritto: Twist chiude, il tempismo è tutto nella vita

Vince un post che deve il suo successo alla condivisione che ne ho fatto sulle pagine dei tifosi dell’Olimpia Milano e che parla del fatto che sono stato bannato dall’account twitter ufficiale della società: Il Daspo ai tempi dei Social

In definitiva è stato un bel 2015 per la mia versione “autore di blog”. Mi sono divertito a vessarvi con tante stupidate. Grazie per avermi letto.

X Factor è finito

X Factor è finito. Quindi ci vuole un post nazional popolare di considerazioni sparse.
Ha vinto Lorenzo Fragola, che è sempre stato un privilegiato perchè a dispetto della prassi, è l’unico a cui è sempre stato concesso l’uso del cognome. Pensateci: i concorrenti di X Factor in genere ne sono privati fino all’eliminazione. Quest’anno il cognome è stato platealmente aggiunto da Cattelan mentre li presentava post eliminazione. Lorenzo Fragola no, lui è sempre stato Fragola.
I tifosi dell’Olimpia (di cui faccio parte) si sono lamentati perchè “sfrattati” dalla finale di X Factor per l’importante partita di Eurolega col Panathinaikos. Qualcuno ha detto “nessuno si ricorderà fra un anno di chi ha vinto, noi ci ricorderemo sempre di questa partita”. Ok, è stata bella ma freniamo gli entusiasmi. Il programma muove un giro d’interessa decisamente superiore, ammettiamolo.
Quest’anno ho seguito molto poco il programma. Anche la finale l’ho vista registrata, andando avanti veloce in molti tratti. Morgan ha un po’ scassato, spero si prenda almeno un anno sabbatico.
Ribadisco che alla Cabello due botte le darei sempre in allegria 🙂
Alla finale ha presenziato Arisa, io è da sabato (giorno in cui ho guardato la registrazione) che ho in mente questa canzone.

 

Web, una lettera e sei gradi di separazione

Si sa che sul web sbagliare una lettera, digitando un indirizzo, puo’ fare tutta la differenza del mondo. C’è tutto un mercato di domini web “simili” a domini famosi che potrebbero generare traffico web (quindi visualizzazioni di banner, quindi soldi) per dei meri errori di battitura.

Oggi provavo ad andare sul sito dell’Olimpia Milano di Basket per vedere l’orario del prossimo match in casa. Da buon Re dei Refusi (e i miei lettori quantomeno non sporadici sanno quanti ne faccia) scrivo “Olympia”. Finisco quindi su questo sito. Ok, direte voi, si cambia una lettera e si finisce su un sito di marmitte. Allora? Bhè che la vita è strana: è la ditta dove lavorava mia nonna. Credevo fosse ormai chiusa e invece è ancora lì, nello stesso identico posto.

La più grande gara 3 dopo il big bang

Mentre vengono pubblicate queste righe, l’Olimpia Milano scende in campo in quel di Siena per la gara 3 della finale scudetto. Nelle partite in casa la società ha trovato l’ottimo sistema di caricare il pubblico con questo video. Sentirlo cadenzare da 10.000 persone che battono le mani non è affatto male, considerando poi che in perfetto stile americano è montato in modo veramente “motivante”

Permettetemi ora un piccolo spunto polemico. Lungi da me essere first mover sul fatto di tifare Olimpia. Non sono un tifoso accanito della prima ora (anche se l’ho sempre seguita in tv) ma sono abbonato da abbastanza tempo per dire di essermi sorbito una buona razione di partite di melma prima delle vittorie di quest’anno. Onestamente è bello che Armani sia riuscito a riportare l’entusiasmo della città intorno alla squadra, però il clima glam che c’è in certi settori del Forum fa un po’ ridere. La figadeleg con tacco 18 la si guarda sempre con piacere però l’homo abilis da corso Como che scimmiotta i rapper americani e millanta di sapere tutto di basket non si puo’ vedere…

 

È finita la stagione dell’Olimpia

Ci abbiamo creduto. Ci abbiamo sperato. Almeno noi sugli spalti. Ci abbiamo creduto che il brutto anatroccolo visto in regular season diventasse il cigno dei playoff. È invece no. Una Siena lontana parente della corazzata (costruita coi soldi che ormai ben sappiamo) delle scorse stagioni. Ma questo è bastato. Scariolo in due anni non è riuscito a dare un gioco e un carattere ad una squadra che non aveva alibi. Spiace solo che l’insufficiente arbitraggio di gara 7 concederà alibi a chi non vuol vedere che il re è nudo. Siamo stati eliminati. Con merito.

Sosteniamo il PALA-AJ, contro gli interessi di pochi.

Italia, paese di campanili. Ma anche di interessi più piccoli, di quartieri, di piazze, di vie. Nessuno è disposto ad un sacrificio per un bene comune. Allora io mi sento un pirla ad abitare vicino ad un termovalorizzatore, pensando che sia un servizio necessario e certamente meno dannoso di una discarica.
Ma sono qui per parlarvi della nuova mirabolante avventura di un comitato di quartiere a Milano. Dopo quello che era riuscito a far abbasare il volume ai concerti a San Siro (insomma…non è che i concerti li fanno da oggi e soprattutto quando hai preso casa lì lo stadio c’era già…), ora in zona Stuparich c’è un’alzata di scudi contro il nuovo Pala AJ.
Diciamo due cose prima di tutto: 1) già il progetto ha subito e subisce le solite lungaggini italiane per ricorsi post appalto e bonifiche da eternit. 2) il progetto non è perfetto e forse qualche modifica è necessaria.
Però si tratta di un palazzetto che Milano aspetta dal 1985, per il quale si è finalmente trovato un finanziatore privato per l’opera (Armani).
Ora gli abitanti del quartiere non lo vogliono. Sulla questione degli alberi da abbattere per il parcheggio vip possono anche aver ragione ma non accetto che non vogliano il palazzetto perchè peggiorerebbe la zona e chiedono di trovargli un’altra collocazione. Se voi non lo volete, perchè altri dovrebbero accettarlo? Ma soprattutto il palaLido era lì dal 1961, non si sta certo facendo nulla di nuovo.
E’ un progetto della quale la città ha bisogno.
Quindi, visto che il famigerato comitato ha fatto la sua petizione online (al momento in cui vi scrivo, ferma a 117 firme) ne ho fatta anche una io, a sostengo del progetto. Se volete, firmatela.

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Manuale del finto tifoso Olimpia

I playoff del basket si avvicinano. Magari qualcuno di voi ha amici tifosi dell’Olimpia Milano. Se vi invitassero a vedere qualche partita, ecco un breve frasario per fingervi uno che ne capisce.

– Scariolo brucia! Sai allenare solo squadre di campioni.
– (se si vince di poco) con questa squadra si deve sempre soffrire
– (se si vince di molto) con questa squadra non è mai detto
– (se ti rimontano) ecco, che avevo detto?
– (se non rimontano) fanno ancora più incazzare perché quando vogliono giocare…
– certo che la curva fa pena, sembra sempre di essere in trasferta (per coerenza non fare neppure un coro)
– impareremo mai ad attaccare la zona?
– questi hanno la metà del nostro budget e hanno più gioco di noi
– Scariolo sveglia!
– ma Alessia Donati com’è vestita oggi?
– bourusis salta! Sei 2.13 e non attacchi mai il ferro!
– Fotsis è un ex giocatore
– Giorgio! Mandali tutti a lavorare!
– Ma Bremer che l’abbiamo preso a fare?

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