Vita di paese
Per uno come me, cresciuto in un casermone di periferia (oddio, una periferia tra le migliori imho ma pur sempre la periferia di una metropoli), vivere ora in un paesello, anche se non particolarmente bucolico, è stato una piacevole scoperta di tutta una serie di prossimità umane.
Il messo comunale mi conosce per nome e se devo ritirare qualcosa mi telefona in ufficio. L’impiegata delle poste sa già i giorni in cui probabilmente passerò perchè vede arrivare le numerose raccomandate che Equitalia mi manda (quale curatore fallimentare, eh!). I pizzaioli mi riconoscono.
Certo, anche nei quartieri puo’ avvenire ma, soprattutto quando si ha a che fare con gli enti pubblici, in genere questo si perde nel marasma di persone servite da un medesimo ufficio.
Di sicuro uno dei motivi per i quali difficilmente tornerei sotto Milano, nonostante sia un “Proud F205”!
Pubblicato il 12 giugno 2015, in PeròAPero con tag gallaratese, metropoli, milano, paese, periferia, pero, quartiere. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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