La Brexit, vista da vicino
Come già scritto, nel weekend ero a Londra. Nonostante non abbia attaccato bottone con autoctoni, ho visto un po’ di TV e sbirciato un po’ di giornali. Questo mi ha permesso di farmi un minimo un’idea sulla questione.
Mentre qui da noi tanti plaudono la maturità dell’elettorato inglese e la superiorità della Common Law anglosassone, qui c’è un sacco di gente incavolata nera. In tutti gli schieramenti politici stanno volando i coltelli, con accuse reciproche di aver sottovalutato la questione Brexit. I giornali poi sono unanimemente schierati contro l’uscita dal Eu. Sabato a Londra c’è stato una grande manifestazione, fondamentalmente chiedendo di rivotare.
Alla faccia degli italici sostenitori della democrazia diretta, qui non si solleva più di un dubbio sul lasciare ancora certi argomenti all’iniziativa popolare.
In barba a chi sostiene che i figli d’Albione abbiano ora “l’arma segreta” (il Meglioli…), si parla di discesa del prezzo delle case, ristrutturazione (leggi: licenziamenti) in molte aziende e di Pil destinato a svoltare in negativo.
Pare anche ci sia una corsa a trovare un avo europeo per poter avere il passaporto UE.
Eh… Ma noi li invidiamo e diciamo che hanno capito tutto…
Io comunque sono l’ultimo degli ignoranti. Vi rimando a QUESTO ARTICOLO che spiega tutto molto meglio.
Pubblicato il 4 luglio 2016, in Cattivo cinico egoista, Viaggi con tag brexit, londra. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.
Marco, quello che da noi si dice e si scrive vale meno di nulla…
Gli inglesi che conosco, tutti, sono combattuti tra la vergogna più nera e l’incazzatura, ci sarà un motivo???
E’ ovvio che si tratta di una follia e per me è anche ovvio che da qui alla realizzazione della follia accadranno molte cose.
Ma uno degli inglesi che senti ancora è il grande amico di Dibe? 😀
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