Il gatto di Schrodinger e le partite in differita

Di recente mi sta capitando di guardare alcune partite in leggera differita, senza sapere prima il risultato finale. E’ capitato con la finale di Coppa Italia di Basket, vinta domenica dall’Olimpia Milano. E’ successo ieri sera con Cremonese – Alessandria, per la quale vi ho raccontato anche della mia scommessa cautelativa.

Rientro da un impegno e, quando il match è realmente ormai finito, inizio a guardarlo. Ad un certo punto (nonostante lo studio statistico dica che la sua presenza allo stadio non coincida con performance entusiasmanti della mia squadra del cuore) invito Mrs Puck a vedere la partita con me. “lo fai solo perché è già finita”. “No, replico io, è come il gatto di Schrodinger, fino a che non finisco di vederla, potremmo averla vinta, pareggiata o persa”.

Alcune precisazioni: 1) Ok, il suddetto felino forse non è stato citato con perfetta cognizione di causa 2) Ok, la vita di Mrs Puck non è semplicissima se alle 11 di sera si sente rispondere così, quando di mezzo c’è solo sedersi o meno sul divano 3) Ok, ci scherzo su ma io non credo a fortuna/sfortuna e rituali che la influenzino.

Il concetto di fondo è che se non so il risultato, per me la partita è in diretta. Quindi tutto quello che è successo, in realtà deve ancora succedere, quindi magari succederà o non succederà.

Questo per dire che abbiamo piegato le orecchie ai Grigi 1-0. Forza Cremo.

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Pubblicato il 21 febbraio 2017, in Giorno Marmotta con tag , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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