Wimbledon 2018: la non coda e il torneo
Lo scorso weekend (lungo) ho perpetrato il mio personalissimo rito pagano di Wimbledon. Quando mi sono imbarcato sul volo per Londra, ero praticamente certo di dover fare, per il secondo anno di fila, La Coda. The Queue. Sveglia 4.15, Uber 4.45, coda 5,30 circa, ingresso ore 10. Invece atterro e… scopro che il mio omonimo rhodese aveva fatto il miracolo ed era riuscito a prendermi i biglietti, nell’ultima sessione utile di Ticketmaster. Il programma si è trasformato in: sveglia ore 8.30, full english breakfast ore 9, ingresso 10.30. Con questi presupposti, la giornata è stata molto più leggera. Mi sono goduto Nadal (in riscaldamento) Nishikori, Bautista Agut, Paire, Svitolina e infine abbiamo tifato per Fognini. Di questo però vi parlerò in un post ad hoc.
Pubblicato il 12 luglio 2017, in Viaggi con tag biglietti, coda, londra, queue, tennis, wimbledon. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
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