Si avverte la stanchezza
La vacanza è agli sgoccioli. Quasi tre settimane a girare la Norvegia con tutti i mezzi possibili e immaginabili. Aerei, treni, canotti, traghetti, battelli di vario tipo. Una vacanza bellissima ma che, fisicamente, inizia a lasciare il segno. Mi tornano allora alla mente le vacanze negli States a cavallo tra la fine degli anni 90 e il primo decennio del 2000. Anche allora sempre on the road. Facendo un parallelo, a questo punto del viaggio, in genere tre o quattro giorni prima del rientro, si arrivava a Las Vegas per il cazzeggio finale. Alcuni giorni che, in linea di principio, dovevano essere di riposo. Si risolvevano poi in abbuffate abominevoli nei buffet, drink gratis nei peggiori casinò della strip (magari seduti alla Keno Louge fingendo di giocare), shopping compulsivo negli outlet e, generalmente, troppe poche ore di sonno. L’ideale per riprendersi.
Promemoria personale: portare Mrs Puck a Las Vegas
Pubblicato il 24 agosto 2017, in Viaggi con tag cazzeggio, las vegas, norvegia, stanchezza, vacanza. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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