Niente… non ce la fanno a non dare le colpe a qualcuno
Partiamo da due dati di fatto: 1) Autostrade chiedeva da anni di costruire, a proprie spese, la nuova gronda 2) M5S si opponeva a quest’opera che avrebbe alleggerito il tratto caduto. 3)Di recente il soggetto messo dalla Casaleggio è associato al ministero delle infrastrutture, aveva tolto la Gronda tra le grandi opere da realizzare. (ok, potrebbe non aver cambiato nulla… o forse no).
Detto questo non bastano migliaia di chilometri di distanza tra me e Di Maio per evitare che mi faccia girare le balle. “Chi rompe paga” dice. Mi pare palese, non una condanna. È una sua proprietà in concessione. Il soggetto messo al ministero delle infrastrutture tuona che si costituirà parte civile. Riesce a farsi smerdare da Di Pietro (che non sopporto ma che da ex pm certe cose le sa) dicendo che il ministero era responsabile e non tanto parte lesa… ok, ci sono da poco e non li si può accusare di mancato controllo ma sulla opposizione alle grandi opere….
Pubblicato il 17 agosto 2018, in Viaggi con tag di maio, Genova, gronda, ponte Morandi, toninelli. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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