Archivi Blog
Joystick, fusibili e cacciaviti: le vacanze dei nerd anni ’80 #LegaNerd
Il mio egocentrismo e la mia nostalgia per “i bei tempi” dei videogiochi hanno fatto un altro danno: è uscito il mio terzo articolo su LegaNerd. Anche se il successo di pubblico del primo pezzo è lontano (del resto era un racconto su cui lavorai molto e a cui tengo ancora molto), devo dire che di questo ultimo nato. In pratica è un racconto su cosa voleva dire per un nerd anni 80 partire per le vacanze con il suo “carico” da video giocatore. Il revisore ha cambiato alcune cose, prima di tutto il pezzo, ma lo spirito è rimasto quello che volevo io. Buona lettura
Sorgente: Joystick, fusibili e cacciaviti: le vacanze dei nerd anni ’80 #LegaNerd
Proiezioni ortogonali
C’è un esercizio di scuola che ricordo ancora oggi con piacere, riguarda il profondo passato delle scuse le medie. Allora, durante le ore di educazione tecnica, si facevano le tavole di proiezioni ortogonali. Si fanno ancora oggi? Magari qualche genitore fra i miei lettori potrà darmi la risposta. Fatto sta che quel prendere delle belle figure geometriche, anche complesse, e disegnarne le proiezioni sui diversi piani aggradava molto il mio istinto e bisogno di chiarezza e linearità. Anche in quello veniva fuori un po’ la mia mentalità quadrata. Poi tra l’altro essendo mancino, passavo sopra la matita con la mano e facevo mezzi disastri. Arrivavo a disegnare con la 3H per minimizzare il problema ma praticamente facevo più dei graffiti che dei disegni, vista la durezza della punta. Bei ricordi.
Ampiamente ammortizzato
Una volta, proprio dietro il duomo, c’era un jeanseria abbastanza conosciuta chiamata International Shop. Stiamo parlando di circa vent’anni fa, di sicuro più di quindici. Ai tempi volevo comprarmi un giubbotto in pelle. Lì ne trovai uno che mi piacque. Non costava molto più di centomila lire. Anche ai tempi, per un oggetto del genere, era poco ed ero perplesso. Al massimo mi dura un anno e poi lo butto, pensai.
Stasera a Milano non fa molto freddo e per uscire per una cena più cinema ho messo ancora quel giubbotto. Mi piacere ancora e l’unico visibile segno di logorio è dato dalla zip che sta cedendo è che penso proprio farò cambiare. Direi che l’ho abbondantemente ammortizzato.
